Ennesimo morto sul lavoro. Ennesimo operaio schiacciato in un cantiere. Ennesimo morto in appalto. Tragico incidente sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, tuttora spezzettata da diversi cantieri. Un operaio addetto alla manutenzione è stato travolto e ucciso da un’auto in transito all’altezza di Francavilla Angitola, nei pressi dello svincolo di Pizzo Calabro nel Vibonese.
Si chiamava Domenico Careri e aveva 59 anni. L’uomo, dipendente di una ditta impegnata in lavori per conto dell’Anas, stava attraversando la strada quando è stato urtato da un’auto in transito.
Secondo quanto si è appreso la vettura avrebbe colpito parzialmente la vittima che, però, in conseguenza dell’urto sarebbe caduta sull’asfalto battendo la testa. Il conducente del veicolo si è subito fermato e ha prestato i primi soccorsi. L’uomo è deceduto ancora prima che arrivassero i sanitari giunti a bordo dell’elisoccorso.
Non si tratta del primo incidente che si registra nella zona, ancora punteggiata di cantieri. Qualche giorno fa un automobilista è morto nello scontro frontale fra la Punto su cui viaggiava e un furgone, tra lo svincolo di Pizzo e quello di Lamezia Terme in direzione Nord. Decisivo l’intervento degli automobilisti in transito per salvare il passeggero che viaggiava con lui. Entrambi sono stati estratti dai rottami dell’auto poco prima che prendesse fuoco, ma per il conducente le ferite riportate nello schianto si sono rivelate fatali.
I sindacati denunciano «l’ennesima tragedia del lavoro» e si dicono «pronti a rilanciare ancora una volta e con più fermezza la campagna per la sicurezza sui luoghi di lavoro che ci vede unitariamente impegnati da diversi mesi sul territorio nazionale e regionale».
La denuncia è dei segretari generali regionali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil, rispettivamente Mariaelena Senese, Mauro Venulejo e Simone Celebre, secondo i quali «quella che abbiamo registrato questa mattina, purtroppo, è l’ennesima tragedia del lavoro, l’ennesimo sacrificio umano di una mattanza che non accenna a fermarsi in tutta Italia così come in Calabria. Per noi viene prima di tutto la vita, il rispetto della vita e della dignità del lavoro».
«Serve personale per i controlli e, dunque, subito, servono investimenti per le assunzioni di nuovi ispettori del lavoro e di nuovi medici del lavoro, per i controlli e per la ricerca. Bisogna, inoltre, investire su formazione e prevenzione, coinvolgendo le Regioni, i territori e le Prefetture. E’ necessario prevedere l’istituzione di una patente a punti per le imprese, in base alla quale le aziende che non hanno regolarità salariale e di sicurezza vengano escluse dalla partecipazione alle gare d’appalto. In Calabria, poi, – hanno specificato – non è più inviabile la costituzione della commissione regionale per la sicurezza del lavoro all’interno del Dipartimento regionale alla Salute. Per questo, i sindacati hanno dichiarato che «per sostenere questa battaglia di civiltà, oggi più di ieri, chiediamo un incontro urgente, in tempi rapidi, con Anas. In assenza di un’immediata convocazione saremo pronti ad una mobilitazione generale presso la sede Anas».