Chiedevano solo di potersi godere in famiglia una – e una sola – festività natalizia. Ma evidentamente per Autogrill non lavorare tutti i giorni festivi basta per essere richiamati, sanzionati e rischiare il licenziamento. La multinazionale della ristorazione autostradale – a maggioranza di proprietà della famiglia Benetton – ha contestato e sospeso una decina di lavoratori di locali “storici” della rete di ristorazione autostradale (Cantagallo, Riviera Sud, Stura Ovest, Villoresi Est) per essersi astenuti dalla lavoro nel corso del periodo di feste natalizie.
Lo denuncia la Filcams Cgil sottolineando come i lavoratori siano «per la quasi totalità donne e diversi delegati sindacali» e che gli stessi abbiamo comunque «esercitato un diritto confermato da sentenze di vario grado di giudizio». Si tratta di lavoratori assunti da tempo con contratti in cui non esistono obblighi sui giorni festivi, diversamente dalla recente introduzione della «clausola di obbligo» con cui l’azienda può imporre ai dipendenti di lavorare tutti i giorni festivi.
Nelle lettere di richiamo ricevute – e contestate dalla Filcams e dai suoi avvocati – Autogrill parla di «grave insubordinazione» che avrebbero determinato «gravi danni derivanti da condotte insubordinate» e la loro contrattualmente legittima astensione dalla prestazione lavorativa sarebbe da considerarsi «assenza ingiustificata».
La Filcams esprime «forte preoccupazione per l’irresponsabile presa di posizione di Autogrill, in spregio a sentenze di diverso grado, a maggior ragione, considerando che, non soddisfatta, l’impresa, che vanta certificazione SA8000 (tra i cui requisiti è richiesto “il rispetto dei diritti dei lavoratori”), parrebbe intenzionata ad adottare misure ancora più gravi per i lavoratori coinvolti, per la quasi totalità donne».
Per la Filcams, «i fatti recenti confermano un cambiamento inaccettabile nella condotta aziendale che si è accompagnato, soprattutto nell’ultimo periodo, ad un forte peggioramento delle condizioni di lavoro all’interno dei punti di ristorazione. Flessibilità esasperata, carenza di organici, impossibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro, lavoro notturno «in solitaria», part time involontario – secondo la Filcams Cgil – sono solo alcune delle problematiche da affrontare, partendo dalla sempre più difficile situazione delle lavoratrici in azienda, pari al 70% dei dipendenti Autogrill».
«Nell’ultimo anno l’azienda si è irrigidita e ha deciso di muoversi dal punto di vista disciplinare – spiega il segretario nazionale della Filcams Cgil Fabrizio Russo – ma la mossa sembra essersi rilevata un boomerang. Le lettere di richiamo sono state contestate da tutti e la protesta sta montando tra i lavoratori. Forse per questo proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo ricevuto una richiesta di incontro da Autogrill. Ci auguriamo che abbiano capito di aver sbagliato e che facciano marcia indietro. Diversamente saranno i giudici a farglielo capire», chiude Russo.