I 306 nuovi casi positivi al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore rappresentano la cifra più alta dal 17 giugno. Le vittime del Covid-19 di ieri sono 10, con un grafico che continua lentamente a scendere. Una cinquantina i pazienti in terapia intensive. Tra le regioni, tornano a salire i casi della Lombardia, 82, su 15 mila tamponi nella regione. Ma preoccupano anche i 55 casi dell’Emilia-Romagna. A far salire la cifra ha contribuito un focolaio in una casa di riposo di Bologna. I 30 casi della provincia di Trento si spiegano in buona parte con il contagio partito dal magazzino Bartolini di Rovereto. Non è legata all’aumento dei casi la richiesta del governo di prolungare lo stato d’emergenza fino al 31 ottobre. Stavolta Conte chiederà una discussione e un voto delle Camere, invece dell’ormai canonico Dpcm. Non gradiscono le opposizioni. «Ci restino loro chiusi in Aula, gli italiani hanno bisogno di libertà», sostiene Salvini mostrando di confondere stato di emergenza e lockdown. Prova il viceministro Sileri a spiegargli la differenza: «prolungare lo stato di emergenza non significa lockdown, non significa nulla di drammatico», premette. «Non cambia nulla rispetto a quello che stiamo facendo oggi». Qualcosa in realtà dovrebbe cambiare nello snellimento di alcune procedure affidate al commissario Domenico Arcuri, come il reperimento dei banchi scolastici monoposto. Solo con un netto peggioramento si tornerà a parlare di lockdown, ma stavolta il processo potrebbe essere più trasparente rispetto ai primi di marzo: il Tar del Lazio infatti ha dato ragione alla Fondazione Einaudi e ha ordinato al governo di rendere pubblici i verbali delle riunioni del Comitato tecnico scientifico in cui furono discusse quelle misure.