Internazionale

Attivisti pro-kurdi picchiati, frizioni tra Usa e Turchia

Proteste Ankara convoca l'ambasciatore americano dopo i fatti di Washington: il 16 maggio le guardie del corpo di Erdogan hanno aggredito dei manifestanti, due giorni fa il segretario di Stato Tillerson l'ha definito «inaccettabil

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 maggio 2017

Il governo turco ieri ha convocato l’ambasciatore statunitense ad Ankara per protestare contro «l’aggressivo e
non professionale» comportamento della polizia americana durante la visita del presidente Erdogan a Washington.

Quel giorno, il 16 maggio, le guardie del corpo di Erdogan e membri dei servizi segreti (alcuni in abiti civili) aggredirono brutalmente manifestanti pro-kurdi che si erano ritrovati davanti alla sede dell’ambasciata turca a Washington.

Il segretario di Stato Tillerson, due giorni fa, ha definito la violenza «inaccettabile» e ha convocato l’ambasciatore turco. Da qui la reazione di Ankara, secondo cui i poliziotti presenti non avrebbero garantito un’adeguata protezione permettendo a dei manifestanti di arrivare vicino a Erdogan.

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