Attivisti pro-kurdi picchiati, frizioni tra Usa e Turchia
Proteste Ankara convoca l'ambasciatore americano dopo i fatti di Washington: il 16 maggio le guardie del corpo di Erdogan hanno aggredito dei manifestanti, due giorni fa il segretario di Stato Tillerson l'ha definito «inaccettabil
Proteste Ankara convoca l'ambasciatore americano dopo i fatti di Washington: il 16 maggio le guardie del corpo di Erdogan hanno aggredito dei manifestanti, due giorni fa il segretario di Stato Tillerson l'ha definito «inaccettabil
Il governo turco ieri ha convocato l’ambasciatore statunitense ad Ankara per protestare contro «l’aggressivo e
non professionale» comportamento della polizia americana durante la visita del presidente Erdogan a Washington.
Quel giorno, il 16 maggio, le guardie del corpo di Erdogan e membri dei servizi segreti (alcuni in abiti civili) aggredirono brutalmente manifestanti pro-kurdi che si erano ritrovati davanti alla sede dell’ambasciata turca a Washington.
Il segretario di Stato Tillerson, due giorni fa, ha definito la violenza «inaccettabile» e ha convocato l’ambasciatore turco. Da qui la reazione di Ankara, secondo cui i poliziotti presenti non avrebbero garantito un’adeguata protezione permettendo a dei manifestanti di arrivare vicino a Erdogan.
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