Watermouth è l’esordio discografico del musicista campano Louis DeCicco. Il chitarrista presenta attraverso le nove tracce autografe che compongono il lavoro, una spiccata attitudine nel creare multiformi paesaggi sonori. Su una robusta e sempre presente intelaiatura blues di matrice africana, DeCicco include strumentazioni tradizionali, leggere e ipnotiche linee ritmiche e distorsioni del suo strumento. Una lungo andare e venire, che fa fluttuare l’ascolto senza fatica attraverso continui cambiamenti della linea d’orizzonte. Certo, la capacità affabulatoria e ossessiva del blues sahariano e sub sahariano fa la parte del leone, grazie ad una circolarità costante e continua del suono, vedasi i brani Nimrud e Sycomore Song. Vi è spazio anche per linee di narrazione più frastagliate: Illumina fa sentire una discreta vicinanza ai mondi di J. Hassell e del secondo periodo di E. Aarset. A completare le attitudini descrittive che innervano l’album, occorre anche una riuscita multimedialità, come dimostrano le immagini del video di San Giovanni Decollato, egregiamente curate da Costanza Fraia, capaci di esaltare quella che è indubbiamente l’incisione più riuscita del disco.