Quattro israeliani sono rimasti uccisi e altri cinque feriti ieri sera nel centro di Tel Aviv in un attacco armato compiuto da due giovani palestinesi di Yatta (Hebron). Si tratta dell’attentato più grave avvenuto nella città costiera israeliana da diversi anni a questa parte. La sparatoria è avvenuta alle 21.30 ora locale, nel Sarona Market, un centro commerciale con decine di ristoranti e negozi, che si trova appena fuori dalla principale base militare in Israele, che ospita il ministero della difesa e la sede dello Stato Maggiore dell’esercito.

Gli attentatori, secondo alcuni testimoni vestiti in modo elegante, sono entrati nel ristorante Max Brenner dove uno dei due ha ordinato un dessert. Poi dopo una quindicina di minuti hanno aperto il fuoco sugli altri clienti, prima di darsi alla fuga. Hanno sparato anche nella vicina via Ha’Arba’ah. Sono stati arrestati entrambi poco dopo, uno due è stato ferito dalla polizia, pare non in modo grave. Niente da fare invece per quattro dei feriti israeliani. L’ospedale Ichilov ha fatto sapere che tre sono morti un’ora dopo la sparatoria per le ferite riportate. Il quarto dopo un paio d’ore. Ieri sera non si conoscevano ancora le loro generalità.

Il premier Netanyahu, appena rientrato da una visita ufficiale in Russia, si è immediatamente recato nel quartiere generale delle forze armate a Tel Aviv dove ha convocato una riunione di emergenza del gabinetto di sicurezza. Presenti anche il capo dell’Intelligence militare Herzi Halevy, il Commissario di polizia Roni Alsheich e il Ministro della Sicurezza pubblica Gilad Erdan. Yatta è stata dichiarata area militare chiusa.

Lo scorso 1 gennaio un palestinese della Galilea, Nashat Milhem, fece fuoco contro un locale di Tel Aviv uccidendo una persona e poco dopo un taxista.