Succede a circa due settimane dall’attentato suicida di Manchester, ma la dinamica è stata simile all’attacco su Westminster Bridge di tre mesi fa: assalire i passanti prima con un veicolo e poi con armi da taglio.

Ma a differenza dello scorso ventidue marzo, gli attentatori erano tre e il bilancio più alto: si contano finora sette morti e 48 feriti.

Erano da poco passate le dieci ieri sera (le undici ora italiana) nella zona a sud-ovest tra London Bridge e il mercato di Borough, una zona piena di locali pubblici brulicante più che mai in un sabato sera di prima estate. Un furgone bianco sparato a ottanta all’ora comincia a zigzagare sul marciapiede del ponte in direzione sud, falciando i passanti. Testimoni parlano di almeno otto persone viste giacere lungo il ponte.

Finita la folle corsa contro una ringhiera nel vicino mercato, ne escono tre uomini armati di grossi coltelli. Si lanciano giù per le scale che scendono al livello del fiume, dove sono svariati bar, pub e ristoranti pieni di gente. Entrano e escono dai vari locali avventandosi, a caso e in mezzo al panico e alle urla, su tutti quelli che trovano. “Questo è per Allah”, urlano a ogni colpo inferto, mentre alcuni dei presenti cercano inutilmente di fermarli lanciandogli addosso sedie e bicchieri.

La scorreria omicida dura non più di otto minuti, il tempo che impiega la polizia a eliminare tutti e tre gli assalitori, mentre la zona viene precipitosamente evacuata dai passanti sotto shock. Una foto mostra uno dei terroristi per terra colpito, alla vita una cintura esplosiva rivelatasi poi falsa.

In tutta la zona si riservano decine di veicoli della polizia, elicotteri, e vedette lungo il fiume per cercare vittime nel Tamigi. Tutta la zona attorno viene sigillata dalla polizia. I feriti sono stati portati provvisoriamente in un vicino albergo per ricevere i primi soccorsi. Le stazioni della metro circostanti, quella di Borough e quella di London Bridge, sono state immediatamente chiuse. Quattro vittime sarebbero di nazionalità francese, due australiane.

È il terzo attacco a civili subito dalla capitale in tre mesi e a tre giorni dalle elezioni politiche.

Theresa May si è riunita nelle prime ore di ieri con il comitato di emergenza sicurezza Cobra. La premier ha condannato duramente l’aggressione e lodato la prontezza della risposta della polizia, che ha gestito da sola l’operazione.Il mancato coinvolgimento dell’MI5 significa che i servizi non avevano alcuna intelligence di questo attacco. Da “critico” che era subito dopo Manchester, il livello di allerta rischio attentati era stato riabbassato a “severo,” il che indica un attacco molto probabile. Di conseguenza, l’esercito era stato ritirato dalle strade.

Per ora resta tale e le elezioni andranno avanti giovedì come previsto, con la campagna che riaprirà oggi.

Parlando davanti a Downing Street, May ha detto: “C’è un nuovo trend nella minaccia che stiamo affrontando, il terrorismo genera terrorismo e gli assalitori si copiano l’un l’altro, spesso utilizzando i metodi più crudi,” aggiungendo poi “non possiamo, né dobbiamo fingere che le cose continuino così. Quello che è troppo è troppo. C’è troppa tolleranza per l’estremismo nel nostro paese.”

Un discorso che sta gia’ sollevando diverse critiche, sia a destra (Ukip) che a sinistra visti i trascorsi come ministro dell’interno della premier.

La polizia intanto ha effettuato almeno 5 arresti a Barking, nella zona est di Londra, apparentemente nella zona dove abitava uno dei terroristi uccisi.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan si è detto sconvolto e furioso. “Non ci sono parole per descrivere il dolore e la rabbia provate oggi dalla nostra città. Non può esserci alcuna giustificazione per gli atti di questi terroristi. Ci tengo a essere chiaro, non li lasceremo mai vincere né permetteremo loro di piegare questa città o i suoi abitanti.”

Jeremy Corbyn ha definito l’incidente “brutale e scioccante”, espresso cordoglio per le vittime e le loro famiglie e ha ringraziato per la prontezza e l’efficienza dei servizi di soccorso.

Mentre stasera, a Manchester, è previsto il concerto della popstar americana Ariana Grande & colleghi. Sono attese 50mila persone per una raccolta fondi per le famiglie delle vittime della strage dell’Arena.

In un paese trafitto troppe volte in pochi mesi.