Doppio attacco in Yemen, contro il Ministero della difesa: prima un’auto bomba, poi un commando armato, hanno assalto il cuore politico del paese, a Sanaa, la capitale. Secondo le agenzie i morti sarebbero 40 e i feriti 70. All’attacco sarebbe sopravvissuto uno dei fratelli del presidente dello Yemen, Abd Rabbo Mansour Hadi, ricoverato all’interno del palazzo. Anche se non c’è ancora stata una rivendicazione, l’attacco potrebbe essere stato effettuato dai gruppi affiliati all’Aqap (Al Quaeda in the Arabian Peninsula), già attivi nei mesi precedenti. Dal novembre 2011 lo Yemen è in piena transizione politica, dopo che l’ex presidente Ali Abdallah Saleh decise di ritirarsi e dopo le elezioni del 2012 che videro eletto Abdrabbuh Mansour Hadi. Nell’agosto scorso, per paura del rischio di attentati da parte di Al Quaeda alcune ambasciate nel paese decisero di chiudere, mentre le nuove elezioni sono previste a febbraio del prossimo anno.
Secondo quanto raccontato da testimoni, gli attacchi sarebbero avvenuti in mattinata: dopo l’esplosione dell’autobomba, un numero di uomini armati avrebbe attaccato il palazzo, finendo per occuparlo, prima di essere fronteggiati dalle forze di sicurezza del ministero della difesa. La maggior parte degli assalitori sarebbe stata uccisa, secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni.