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Assalto alla Cgil del 9 ottobre, altri 5 arresti

L'assalto alla CgilL'assalto alla Cgil – LaPresse

La Digos di Roma, su richiesta della Procura, ha eseguito un’ordinanza del gip di applicazione di cinque misure cautelari per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre scorso. Diventano così 30 […]

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 aprile 2022

La Digos di Roma, su richiesta della Procura, ha eseguito un’ordinanza del gip di applicazione di cinque misure cautelari per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre scorso. Diventano così 30 le persone accusate di aver partecipato a vario titolo all’assalto a margine della manifestazione No Vax. Tra gli arrestati, Nicola Franzoni, vicino a movimenti dell’estrema destra. Tra le accuse nei suoi confronti, quella di istigazione a disobbedire alle leggi. Con lui altri quattro sono stati raggiunti da misura cautelare, tutti militanti di Forza Nuova per i quali il gip ha disposto l’obbligo di dimora per i reati di devastazione e saccheggio aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La Digos di Roma ha notificato l’atto a Claudio Toia, appartenente al gruppo ultras juventino «Antichi valori», Alessandro Brugnoli, Mirko Passerini ed Emiliano Esperto.

Per il violento assalto alla sede del sindacato in corso d’Italia sono già iniziati processi per alcuni, tra cui i leader storici di Fn, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Altri hanno optato per il rito abbreviato e presto arriverà la sentenza di primo grado.

«Quello che sapevamo da tempo è confermato ulteriormente: l’assalto alla sede nazionale Cgil a Roma fu guidato dagli ambienti dell’estrema destra italiana – commenta il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni -. Per noi era tutto chiaro sin dall’inizio. Quel che continua a non essere chiaro è cosa aspetti il governo a sciogliere queste organizzazioni che continuano a infestare la vita sociale del nostro Paese. E invece – conclude Fratoianni – succede che ogni giorno un cittadino italiano apra i giornali e legga che il problema è l’Anpi e i suoi dirigenti, colpevoli di pacifismo».
«Dei trenta accusati – dice anche la dem Laura Boldrini – quasi tutti fanno parte dell’organizzazione di estrema destra Forza Nuova. Si conferma quindi ulteriormente l’urgenza di sciogliere le formazioni neofasciste. Una necessità già ribadita dal parlamento con una mozione e che ancora attende concreta attuazione da parte del governo».

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