Durante l’ultima puntata di #cartabianca andata in onda lunedì sera su Rai3 si è svolta una scena nauseante.

Asia Argento, dopo aver chiesto un confronto pubblico con alcuni dei suoi detrattori, è stata insultata in studio da Pietro Senaldi e Vladimir Luxuria che, se possibile, si sono mostrati ancora più sgradevoli, rozzi e imbarazzanti di quanto siano apparsi nelle scorse settimane su carta stampata e social.

Ma Asia Argento è «vittoriosa, non una vittima» come lei stessa si definisce schivando le accuse di chi non crede alla violenza sessuale da lei subita e denunciata.

Davanti a una Bianca Berlinguer forse troppo tiepida nella conduzione, l’attrice e regista italiana è stata in vario modo denigrata da espressioni tipo «Per esserci violenza dev’esserci dissenso».

Eppure la forza di Argento è stata, ancora, evidente ed efficace. Con un punto che andrebbe sottolineato: all’inizio della trasmissione lei chiede ai suoi interlocutori «Mi chiederete scusa, stasera?».

Cara Asia, perché questa mal riposta speranza? Chi alla tua esperienza risponde con continue canzonature è una causa persa. Bisogna invece trasformare un lessico intero, inventare un linguaggio della lotta che è anche del cuore, un’educazione sentimentale quando si parla di violenza maschile contro le donne.

E bisogna farlo insieme a chi non processa la credibilità di una donna che prende parola pubblica. Il resto sono interlocuzioni guaste in partenza.