Il presidente degli Stati uniti, Barack Obama ha nominato l’ex dirigente del Pentagono Ashton Carter come il nuovo Segretario alla difesa. Carter era capo dell’ufficio forniture armi e budget del Pentagono e assistente al Segretario alla Difesa dell’ex presidente Bill Clinton. La sua nomina al posto di Chuck Hagel, spesso in contrasto con Obama nella gestione della politica militare degli Stati uniti, per esempio in Medio oriente, richiede ora l’approvazione del Senato a maggioranza repubblicana. Il Segretario alla Difesa uscente ha però disertato la nomina di Carter.

Il nuovo Segretario ha conseguito un dottorato in fisica teorica all’Università di Oxford ed è laureato in storia medievale a Yale. «Le sfide alla sicurezza nazionale non sono poche», ha ammesso Obama dopo aver annunciato la nomina. Carter invece ha sottolineato che il nuovo incarico è per lui un «onore e un privilegio», promettendo ad Obama consigli strategici e militari «schietti e franchi». «Carter è considerato uno dei nostri migliori leader della sicurezza nazionale», ha aggiunto Obama.

Sessanta anni, vice di due suoi predecessori nell’era Obama – Robert Gates e Leon Panetta – Carter non sembra essere stata comunque la prima scelta del presidente. Secondo varie fonti, in cima alla lista di Obama c’era Michele Flournoy, a sua volta ex sottosegretario che sarebbe stata la prima donna a capo del Pentagono, e poi i senatori Jack Reed e Carl Levin. Anche l’attuale Segretario alla sicurezza interna, Jeh Johnson era tra i possibili candidati. Tuttavia, più o meno pubblicamente, hanno tutti fatto sapere nei giorni scorsi di non essere interessati alla poltrona.

Definito come un tecnocrate scelto dal presidente per appianare le tensioni accumulate tra Casa Bianca e Pentagono con i segretari più politici, Ashton Carter in passato non ha mai esitato a dimostrare il suo disaccordo con le linee guida della politica estera di Barack Obama. E il nuovo segretario alla Difesa non ha esitato, quando era numero due al Pentagono, a schierarsi con l’allora segretario Leon Panetta nel tentativo di convincere Obama a mantenere le truppe Usa in Iraq dopo il 2011. Nel 2006 Carter scrisse, insieme all’ex ministro alla Difesa Willliam Perry, un articolo sul Washington Post per chiedere all’amministrazione Bush attacchi preventivi contro la Corea del Nord se Pyongyang fosse andata avanti con i test dei missili balistici.