Erano in centinaia domenica a Giaffa, riuniti per dire no al «maccartismo». Alcuni sono personaggi noti, gli altri no. Tutti artisti comunque, decisi a protestare con forza contro la minaccia del ministero della Cultura di revocare il sostegno, ossia censurare, le produzioni culturali che, secondo la ministra Miri Regev, «delegittimano» Israele. È la realizzazione concreta della linea, ampiamente prevista dopo la formazione del nuovo governo Netanyahu, di attacco a coloro che all’interno del Paese danno spazio alle voci dissidenti e politicamente scomode nell’arte e nella cultura. Ma nessuno si aspettava che arrivasse tanto presto la sfida di Regev e anche...
Internazionale
Artisti israeliani in rivolta, «è maccartismo»
Tel Aviv. La nuova ministra della Cultura vuole censurare le opere che «delegittimano» il Paese