Sarà una consegna particolare quella che avverrà oggi, negli spazi dell’associazione Moltivolti a Palermo, alle 18.30. Tre grandi valigie, rosse, impermeabili, resistenti alle traversate difficili e movimentate, transiteranno a bordo di Sea Watch, Open Arms e Mediterranea. Dentro, niente vestiti o oggetti-feticcio – perché non sono bagagli per viaggi turistici – ma ventidue albi senza parole, un tappeto, carta da disegno, colori, cartelli per segnalare la biblioteca di bordo e molte istruzioni per come comportarsi fra gli «scaffali» di quella sala di lettura improvvisata.

IN QUEL «PASSAGGIO» – dalla terra ferma alla mobilità del mare – c’è tutto il progetto Books on board, promosso e curato dalla Biblioteca Ibby di Lampedusa che, attraverso quei libri silenziosi (adatti all’immaginazione dei bambini e degli adulti di ogni parte del mondo perché contengono solo il linguaggio universale delle immagini) cerca di aprire un varco affettivo fra esseri umani. Una «apertura» emotiva e di cura che possa combattere la sensazione di smarrimento ed estraneità dei migranti, affidando alle storie illustrate il valore salvifico dell’accoglienza.
I silent books che avranno questo compito fondamentale di rassicurazione e rifugio protettivo, sono stati meticolosamente selezionati tra i migliori provenienti da tutto il mondo. E per non lasciare nessuno da solo, la Biblioteca Ibby – che è già al settimo anno di lavoro a Lampedusa – si è offerta di fornire corsi di preparazione all’equipaggio delle navi di salvataggio delle Ong per far sì che quella «trasportabilità» del libro diventi una stabile esperienza collettiva.

L’INIZIATIVA si attesta come progetto pilota puntando a trasformarsi in un vero e proprio «kit dell’accoglienza». Fra i partner, ci sono anche Ibby International, Ibby Italia e Azienda speciale Palaexpo Roma. Project manager la libraia Deborah Soria, referenti sull’isola Paola La Rosa e Anna Sardone. Il logo di Books on board è di Alessandra Tranchina.