Coprifuoco a Pontida sabato prossimo: il sindaco leghista, Luigi Carozzi, giovedì ha emesso un’ordinanza urgente per chiudere il centro storico, le scuole, gli uffici postali e comunali (con giornata di ferie obbligatoria per i dipendenti), gli esercizi commerciali e persino il cimitero e l’isola ecologica. Tutto fermo perché ci sarebbe «grave pregiudizio per l’incolumità pubblica» con «l’insorgere potenziale di episodi criminosi». Il motivo di tanto allarme è il Festival dell’Orgoglio antirazzista e migrante: promotori Agire nella Crisi e il laboratorio Insurgencia, in risposta alla manifestazione di Matteo Salvini dell’11 marzo scorso a Napoli.

L’idea è muoversi in corteo dalla stazione verso il famoso pratone, non quello leghista però, poiché la Lega Nord l’ha acquistato, uno più piccolo lì accanto di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Per ora è in corso una trattativa ma, se venisse deciso di vietare l’accesso allo spazio, partirebbe la richiesta di intervento al ministro dell’Interno Minniti: fu lui ad obbligare la prefettura di Napoli a requisire l’ente Mostra d’Oltremare imponendo la manifestazione di Salvini, costringendo la struttura ad annullare la fiera dei droni.

Dalla Campania partiranno pullman da Napoli e da Benevento; ci saranno treni da Milano, Bergamo e Brescia; bus da Parma, Venezia, Vicenza, Padova, Alessandria e Torino. Lo scrittore Maurizio De Giovanni e i 99Posse hanno stilato un appello sottoscritto dai Wu Ming. In programma dibattiti e concerti (Eugenio Bennato e Tonino Carotone, tra gli altri), ma il sindaco Carozzi prevede atti di «vandalismo e di turbativa della quiete pubblica» così chiude tutto. «È curioso – commentano gli attivisti partenopei – che un concerto per promuovere solidarietà e rifiuto del razzismo sia bollato come invasione quasi terroristica, che mette a repentaglio la sicurezza del territorio. In che senso, ci chiediamo, l’antirazzismo è una minaccia per l’incolumità di Pontida?».

Solidarietà al sindaco Carozzi da Salvini: «Fa bene a cautelarsi. Quando ci sono di mezzo i centri sociali non sempre l’ordine è garantito. Pontida e la Lombardia sono aperte a chiunque voglia visitarle e saranno accolti con civiltà, a differenza di quanto fatto dai teppisti di Napoli. E speriamo lascino più pulito». Ma da Napoli gli organizzatori ribattono: «Per noi, minacciano i territori le persone che promuovono parole di odio, acclamando alle ronde punitive verso i segmenti più deboli della popolazione. Sono minacciose le realtà politiche che hanno consentito le speculazioni da Nord a Sud, dalla Valsusa ai rifiuti campani». Si fa sentire anche il sindaco Luigi de Magistris: «Appena mi hanno girato l’atto, mi sembrava uno scherzo. Si aspetta che arrivino i Lanzichenecchi, teme un’invasione barbarica? Non so se ridere o piangere».

Da Brescia arriveranno gli attivisti del Csa Magazzino47: «Nell’arco degli ultimi anni, vari esponenti della Lega Nord hanno conquistato l’onore delle cronache distinguendosi per intolleranza, razzismo, autoritarismo alternati a casi di corruzione, clientelismo e nepotismo» scrivono per poi stilare un piccolo promemoria sulle amministrazioni in camicia verde. Da Brescia, con «squadre di agenti strappate al monitoraggio del traffico stradale e scagliate contro i migranti per controllare i documenti, che non si sedessero sulle panchine o per vietare loro di mangiare al parco e giocare a cricket», a Castel Mella, dove il sindaco leghista «ha fatto notizia per il regolamento da lui fatto approvare per un parco pubblico comunale del quale vorrebbe che i migranti non potessero usufruire».