L’ultimo weekend per riscrivere la sceneggiatura del campionato. Nella settimana di Massimiliano Allegri che stacca di colpo l’interruttore ai suoi profili ufficiali sui social, della querelle tra Mauro Icardi, Wanda Nara e l’Inter con ormai tutti i clichet di un romanzo di appendice e gli scontri di Firenze, per Fiorentina-Atalanta in Coppa Italia, con reciproche accuse tra ultras bergamaschi e polizia, su alcuni episodi di violenza a bordo di un bus, la Serie A si gioca le fiches rimaste sul tavolo per almeno posticipare la soluzione del giallo e tenere alto l’interesse degli appassionati.

E TUTTO RUOTA intorno a Napoli-Juventus, che si gioca domani sera al San Paolo, la gara più attesa della stagione per l’ambiente partenopeo (compreso Ancelotti, che non conserva, senza farne mistero, ricordi straordinari della sua esperienza sulla panchina bianconera): con tre punti, Insigne e compagni si porterebbero a dieci punti di distacco dai torinesi, distanti, forse con chances ridotte al lumicino di rosicchiare punti e presentarsi a vista allo sprint finale, ma ancora vivi in ottica titolo. E ci sono poi i bianconeri, ancora storditi dalla batosta con l’Atletico Madrid, spaventati dall’uscita prematura in Coppa, con ripercussioni sui conti (ma hanno fatto bene alla causa le dorate plusvalenze registrate negli ultimi giorni, con le cessioni dei vari Audero, Sturaro, Cerri, Orsolini) e che in Campania cercano nuove certezze per provare poi – dopo la gara con l’Udinese – a ribaltare a Torino il 2-0 subito dagli spagnoli.

CON UN PARI o un successo di Cristiano Ronaldo e compagni, punto e a capo, torneo chiuso per lo scudetto, con luci sulla zona Europa e salvezza. E a proposito di Europa, questa sera c’è un’edizione speciale del derby di Roma, con i giallorossi che dividono i sospiri tra la Lazio e la partita di ritorno negli ottavi di Champions League con il Porto (successo 2-1 all’Olimpico). Ma il derby pesa soprattutto per i laziali, allo snodo della stagione, fuori dall’Europa League e in campionato a sei punti (con una gara in meno) dai cugini: una sconfitta li spingerebbe lontano dal quarto posto, ovvero da una casella occupata nella prossima Champions League, assieme a un pacchetto da almeno 40 milioni di euro, per la disperazione di Lotito. Ma nel menu della giornata c’è anche altro, come l’Inter che prova a mostrarsi nuovamente cooperativa del gol senza Icardi, il riferimento, l’uomo delle certezze, sino a qualche giorno fa il capitano dei nerazzurri, prima di essere degradato per baruffe di spogliatoio e rapporti tesi con la società, con il contributo significativo della moglie e manager, Wanda Nara. Mentre Atalanta-Fiorentina e Udinese-Bologna sembrano già spareggi per Europa League e salvezza.