Arresti indiscriminati, torture sistematiche, prove false fabbricate ad arte e giudici conniventi. Accade nel Ruanda di Paul Kagame, da poco rieletto presidente per un terzo mandato settennale con un 98,79% da sogno. È quanto denuncia un nuovo rapporto di Human Rights Watch, 91 pagine di orrori sotto un titolo eloquente: «Ti faremo confessare: tortura e detenzioni militari illegittime in Ruanda».

Già nel 2012 Amnesty International monitorando la situazione diritti umani nel paese africano giunse alle stesse conclusioni.

Le nuove accuse arrivano pochi giorni dopo l’inizio del processo all’attivista dell’opposizione Diane Rwigara, in carcere con l’accusa – abituale per gli anti-Kagame – di insurrezione contro lo Stato e terrorismo.