È finito agli arresti domiciliari, l’ex ministro Corrado Clini, arrestato ieri mattina dalla Guardia di finanza con l’accusa di aver distratto, quando era direttore generale del ministero dell’Ambiente, 3,4 milioni di euro dal finanziamento a un progetto da 54 milioni per il risanamento delle acque in Iraq. L’accusa a suo carico e contro l’ingegnere Augusto Calore Pretner di Padova, anch’egli in custodia cautelare, formulata dalla procura di Ferrara, è di peculato. Secondo la finanza, Clini, che oggi era tornato al suo posto di direttore generale, aveva finanziato, prima della parentesi nel governo Monti, il progetto New Eden per la protezione di ambiente e risorse idriche nel bacino del Tigri e dell’Eufrate. Le indagini partirono l’estate scorsa da un flusso di false fatturazioni provenienti dalla società olandese, Gbc, a favore dello studio d’ingegneria Med Ingegneria Srl che ha sede a Ferrara. Società che aderiva ad un consorzio, Nature Iraq, cui partecipavano anche lo Studio Galli Ingegneria di Padova (di cui Pretner è socio) e Iraq Foundation, una ong con sede negli Usa, attiva nel progetto New Eden. Lo stesso ex ministro Clini era stato interrogato, l’ottobre scorso. L’illecita distrazione sarebbe avvenuta attraverso un complesso sistema di filtri societari e bancari, e ha visto, sempre per l’accusa, le somme risalire da Nature Iraq, grazie a pagamenti effettuati a fronte di false fatturazioni emesse in primis da società olandesi e in seguito da società caraibiche.