Un omaggio ad Alberto Arbasino, scomparso a 90 anni il 22 marzo, da parte di Rai Storia che da oggi alle 22.10 propone l’intero ciclo di puntate di Match, la trasmissione da lui stesso condotta su Rai 1 dal 23 novembre 1977 al primo febbraio 1978. Dieci puntate, registrate a colori quasi senza interruzione, dieci incontri che toccano vari campi della cultura, della scienza e dell’attualità. Due personalità dello stesso campo professionale, in un duello di «domande incrociate tra protagonisti» (come vuole il sottotitolo), arbitrato da Alberto Arbasino, scrittore e firma di punta, in quell’anno della pagina culturale di Repubblica, nata proprio dodici mesi prima.

AD IDEARE quella storica trasmissione fu Arnaldo Bagnasco che, insieme a Marina Gefter Cervi (poi produttrice cinematografica) e Adriana Borgonovo (regista della trasmissione), lanciano Arbasino in quella che sarà la sua unica conduzione televisiva. Si comincia con il teatro: il 23 novembre 1977 «si scontrano» Giorgio Albertazzi, in rappresentanza del teatro «di tradizione», contro Memè Perlini, come esponente del teatro «di avanguardia», tema caldissimo nell’ambito culturale di quegli anni.
Sempre in quelle puntate un epico confronto tra Paola Borboni e una giovane Manuela Kustermann. Sarà la volta poi della letteratura, con un cortese «confronto/scontro» tra Alberto Moravia e Edoardo Sanguineti. Un programma raffinato, intelligente in cui Arbasino si dimostra padrone di casa perfetto, attento a non sollevare polemiche pretestuose e capace di porre le giuste domande. Arbasino ha anche merito in quelle dieci puntate di far parlare di medicina, di economia (Romano Prodi e Francesco Forte) e di cinema con uno storico confronto tra Nanni Moretti e Mario Monicelli.
Match ebbe una media di ascolto di sette milioni e mezzo di spettatori, risultato lusinghiero per una rubrica culturale della seconda serata del mercoledì.