«Sardegna bene paesaggistico d’Italia». Si intitola così l’appello che architetti, urbanisti, storici dell’arte, giuristi, archeologi e giornalisti hanno lanciato contro la legge urbanistica che la giunta regionale sarda sta per presentare in consiglio per l’approvazione. Tra i firmatari ci sono molti nomi di grane autorevolezza, da sempre impegnati sul fronte della difesa del paesaggio e dell’ambiente. Tra gli altri, Paolo Berdini, Piero Bevilacqua, Vezio De Lucia, Vittorio Emiliani, Maria Pia Guermandi, Paolo Maddalena, Tomaso Montanari, Edoardo Salzano e Salvatore Settis. Ai quali si aggiungono il vicepresidente della Federparchi Tore Sanna e i membri della Consulta delle associazioni ambientaliste dell’isola Maria Paola Morittu, Antonietta Mazzette, Sandro Roggio, Stefano Deliperi, Carmelo Spada e Alessio Satta.

«Il Piano paesaggistico della Sardegna (Ppr) approvato dalla giunta Soru nel 2006 – si legge nel testo – è obbligatorio secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio ed è strumento indispensabile per la difesa delle coste della Sardegna, nonché ottimo esempio per altre esperienze di pianificazione. In questi dieci anni ha resistito al referendum abrogativo contro la “Legge salvacoste” del 2004, suo presupposto, e a numerosissimi ricorsi presso i tribunali, oltre che al goffo tentativo di cancellarlo fatto (…) dal governo di centro destra di Ugo Cappellacci».

Dopo la difesa del Ppr, le obiezioni di merito: «L’attuale governo di centrosinistra alla guida della Sardegna – scrivono i firmatari dell’appello – nel marzo scorso ha approvato un disegno di legge che contiene gravi deroghe al Ppr in violazione dell’articolo 9 della Costituzione (…). La legge, se sarà approvata, sarà certamente dichiarata incostituzionale, ma nel frattempo produrrà la destabilizzazione della tutela del territorio della Sardegna, con effetti devastanti specialmente nella fascia costiera». «L’obiettivo del disegno di legge – continua l’appello – è soprattutto evidente in alcuni articoli che darebbero vita a un programma di deroghe alle norme di tutela paesaggistica durevole, con l’ampliamento di alberghi a pochi passi dal mare (articolo 31), favorendo grandi progetti pure in contrasto con il Ppr sui tratti di costa non ancora toccati dal cemento (articolo 43)».

«Allo stesso obiettivo di allontanamento dalla vigente disciplina di tutela – prosegue l’appello – vanno ascritte le inaccettabili critiche mosse da esponenti della giunta regionale al soprintendente Fausto Martino, al quale va la nostra solidarietà e il nostro apprezzamento per la benemerita azione che svolge in difesa dei beni culturali della Sardegna». Il riferimento è alla lettera che nei giorni scorsi l’assessore all’urbanistica della giunta regionale sarda, Cristiano Erriu, ha spedito al ministro dei beni culturali Dario Franceschini. Secondo Erriu, il soprintendente al paesaggio della Sardegna in alcune sue dichiarazioni sarebbe uscito dai limiti della sua carica istituzionale per esprimere giudizi di merito politico sull’operato della giunta. Secondo i firmatari dell’appello, invece, e secondo il fronte ambientalista (sardo e nazionale), Martino non ha fatto altro che compiere il suo dovere, richiamando la giunta al rispetto delle leggi, a cominciare dalla Costituzione. Anche il ministro Franceschini, che ieri ha incontrato il soprintendente, lo difende: «Le azioni di Fausto Martino sono in linea con la scelta del Governo di impugnare la legge sarda in materia urbanistica»», ha detto riferendosi alla legge sulle manutenzioni edilizie appena bocciata dal Consiglio dei ministri.

L’appello contro la nuova legge urbanistica si chiude con un invito al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, «non solo a confermare il livello di tutela previsto dal Ppr, ma anche ad estenderlo alle zone interne dell’isola» e la richiesta «di sospendere l’iter di approvazione del disegno di legge, avviando un riesame del testo alla luce delle numerose e autorevoli critiche espresse in questi mesi». Le adesioni all’appello possono essere inviate alla Consulta delle associazioni ambientaliste della Sardegna: consulta.sardegna@tiscali.it