Ai sensi di quanto previsto dalla Legge sulla Stampa pubblichiamo, su richiesta della dr.ssa Daniela Porro, la seguente richiesta di rettifica: «Con riferimento all’articolo apparso sul “manifesto” in data 3 settembre u.s., a firma di Adriana Pollice e recante il titolo “Bella Italia e brutti affari” (pag. 5), è con sorpresa che vedo citata la mia persona con l’attribuzione di fatti specifici non veritieri. Infatti, l’articolo testualmente riporta che: “Tutti i funzionari del Mibact coinvolti nell’appalto, a cavallo o dopo l’aggiudicazione, risultano aver fatto carriera. (…..) la presidente della commissione, Daniela Porro, lo stesso mese è passata a dirigere il segretariato regionale del Lazio del Mibact”. Del tutto immotivatamente la Vs. cronista, dopo una sommaria citazione di fatti e persone, frettolosamente riportati per descrivere le procedure di gara per i lavori alle Piccole Terme e Hospitalia di Villa Adriana a Tivoli, finisce con l’affermare che la sottoscritta – e altri funzionari e dirigenti del Mibact – avrebbe avuto delle facilitazioni e vantaggi nella progressione di carriera grazie al ruolo ricoperto nella richiamata gara di appalto. Gara in cui, si precisa, si asserisce sia coinvolta un’azienda contigua a realtà della criminalità organizzata. Evidentemente la Vs. cronista commette un errore di valutazione per alcune ragioni fin troppe ovvie: I) la prima, poiché la procedura di gara è avvenuta in trasparenza e secondo le regole che sono stabilite dal Codice degli Appalti, non certo privatamente con forme di affidamento diretto; II) la seconda, poiché il ruolo di Segretario Regionale del Lazio è un ufficio dirigenziale di 2° fascia, a fronte dell’ufficio con posizione retributiva di 1° fascia in precedenza ricoperto dalla scrivente quale Soprintendente del Polo Museale di Roma».