All’accorato discorso di fine anno di Mattarella, che giustamente ha considerato la sicurezza come capacità di costruire il bene della comunità nazionale a partire dal rispetto delle diversità, ha subito risposto Salvini.

«Abbiamo riconquistato i nostri confini», ha dichiarato, forse avendo in mente la vicenda della nave Sea Watch da dieci giorni in mare con a bordo 32 esseri umani tra cui tre minori non accompagnati un bambino ed un neonato. A questi si sono aggiunte altre 17 persone salvate da un’altra nave che dunque ancora vagano alla ricerca di un porto sicuro nel Mediterraneo. Tra il Natale, la nascita della Speranza che illumina il mondo, e l’epifania, i doni che ad essa sono dedicati, questa vicenda drammaticamente umana attualizza tutta la distanza che c’è tra chi cerca di costruire fattivamente un mondo inclusivo e chi, al contrario, si impegna affinché ciò che separa sia fonte di ispirazione prevalente.

Non a caso Mattarella ha voluto, in uno dei suoi passaggi più significativi, dire una parola chiara sul valore della solidarietà, dal volontariato sociale alle Organizzazioni non governative, quelle che, salvando vite, sono state accusate di essere trafficanti di esseri umani da chi, evidentemente, ha un senso esclusivo ed escludente della comunità umana. Vantarsi delle statistiche sulla diminuzione degli sbarchi, infatti, significa non solo negare alla radice il valore dell’accoglienza, ma costruire una realtà in cui respingere il distante è la precondizione per poi restringere le libertà di tutti, come ben dimostra quella che Mattarella ha giustamente stigmatizzato come la «tassa sulla bontà» per le Onlus, evidenziando, da presidente della Repubblica, e non da ingenuo sprovveduto, quanto i sogni e gli ideali costituiscano l’idea di comunità, l’idea stessa della Repubblica come destino comune.

Tutto infatti si tiene: non a caso in questa Legge di bilancio sono stati diminuiti i fondi sia per la cooperazione allo sviluppo a livello bilaterale, con grave danno anche per le Ong che operano in quelle parti del mondo da cui fuggono i migranti, sia a livello multilaterale, cioè alle Nazioni Unite. Questo significa che l’odissea della Sea Watch, come la fuga in Palestina dalla strage degli innocenti, è solo un tassello di quella oscura costruzione in cui verranno via via spinti coloro che dissentono, che vogliono ancora affermare i valori repubblicani, quelli che, come i bambini dai quali il presidente Mattarella ha ricevuto la cittadinanza onoraria, vogliono costruire Felicizia, dove felicità ed amicizia si incontrano. Lo ripetiamo ancora una volta: come nella poesia di Brecht prima scompaiono quelli più lontani ed apparentemente diversi poi, via via, tutti coloro che vogliono continuare a pensare liberamente.

Il Governo del cambiamento apre dunque l’anno nuovo con politiche non solo vecchie ma estremamente liberticide, dai respingimenti dei profughi alla violazione delle Convenzioni internazionali sull’infanzia, dal rifiuto del Global Compact al taglio tout court dei fondi all Onu. Dalla riduzione dei fondi per la solidarietà internazionale alla tassa su quella nazionale.

La stella che i Re Magi seguirono indicava una speranza, incarnata simbolicamente in un bambino in fuga con la sua famiglia. A questa condizione furono dedicate Saggezza, Forza e Bellezza, i doni dei Magi, affinché la fiamma più grande, quella della Speranza di un destino migliore per tutta l’umanità non si estinguesse.

A ciascuno di noi il dovere di fare la sua parte perché quella stella continui il suo cammino perché quei doni continuino ad avere un valore universale.