La sua ultima apparizione cinematografica era stata nel 1964, nell’episodio di Controsesso firmato da Franco Rossi: Cocaina di domenica. Da allora, l’attrice Anna Maria Ferrero si era dedicata a una vita appartata in Francia insieme al marito Jean Sorel. Ed è stato proprio l’agente dell’attore francese a dare notizia ieri della scomparsa, a 84 anni, di Anna Maria Ferrero – nata Guerra ma che volle prendere il cognome del suo padrino: il musicista Willy Ferrero.

Nata a Roma nel 1934, aveva debuttato al cinema «per caso» a soli 15 anni, quando l’attore e (allora) regista esordiente Claudio Gora la notò per strada e la volle nel suo film Il cielo è rosso, del 1950. Da quell’esordio al suo ritiro dalle scene l’attrice ha recitato per moltissimi registi italiani, tra i quali Eduardo De Filippo (Ragazze da marito nel 1952 e l’anno successivo in Napoletani a Milano), Monicelli – Le infedeli (1953) e Totò e Carolina (1955) – Dino Risi, Luigi Comencini, Mauro Bolognini…

Ma anche all’estero, in due film entrambi «napoleonici»: è stata Elisa Bonaparte in La battaglia di Austerlitz di Abel Gance (1960) e Maria Bolkonskaya in Guerra e pace di King Vidor (1956). Sul set di quel film recitava al fianco di Vittorio Gassman, che nel ’53 l’aveva accolta nella sua compagnia teatrale e che fu il suo compagno per sette anni. Sulle scene teatrali è stata più volte Desdemona in Otello, Ofelia in Amleto e anche  in un adattamento di grande successo del musical francese Irma la dolce di Alexandre Breffort e Marguerite Monnot.

Conobbe Jean Sorel nel 1960, sul set dell’Oro di Roma di Carlo Lizzani – «Il nostro amore è scoppiato all’ improvviso: dopo due anni ci siamo sposati», ricordava lui in un’intervista – e prima che lei abbandonasse il mondo dello spettacolo hanno recitato insieme anche in un altro film, Un marito in condominio di Angelo Dorigo.