Il governatorato di Ankara ha vietato nella capitale turca ogni manifestazione o evento promossi dalle organizzazioni civili Lgbti. La decisione è stata motivata con lo scopo di preservare le diverse sensibilità sociali, evitare l’incitamento all’odio e proteggere la salute e la moralità pubbliche.

Insorgono le associazioni Lgbti. Pembe Hayat e Kaos GL hanno emesso un comunicato dove annunciano di volersi opporre per vie legali e denunciano: «Questa decisione e i vaghi pretesti su cui si fonda violano ogni libertà fondamentale».

Soltanto pochi giorni fa il governatorato aveva imposto la cancellazione del festival del cinema Lgbti Film Days, promosso in cooperazione con l’ambasciata tedesca. L’evento era finito nel mirino di una campagna promossa su Twitter dal sindacato degli studenti turchi nazionalisti.

Anche il presidente della repubblica Recep Tayyip Erdogan era intervenuto sul tema criticando aspramente le amministrazioni del partito repubblicano, all’opposizione, per le quote riservate nei propri consigli d’amministrazione ad esponenti provenienti dal mondo Lgbti.

Numerosi altri eventi dedicati al tema Lgbti sono ostacolati o banditi in Turchia, inclusa la parata annuale ad Istanbul.