«Ci vorrà tempo perché una filiera integrata fatta di produzione, distribuzione, ed esercizio riparta a pieno ritmo, ma pian piano la filiera si muoverà verso un auspicato e progressivo ritorno alla normalità» scrive l’Anec in una nota pubblicata ieri a commento della riapertura delle sale lunedì 15 giugno. A riprendere l’attività per il momento sono stati pochissimi cinema – il 2,5% – per questo l’associazione degli esercenti parla di «un segnale che va letto ovviamente senza entrare nel merito dei dati». E il presidente Maro Lorini aggiunge: «I dati Cinetel relativi al box office di ieri vanno letti tenendo ben presente che erano aperte il 2,5% delle sale, pari a 85 schermi sul territorio nazionale». Le cifre descrivono infatti inevitabilmente una ripartenza difficile: il film in testa al box office del primo giorno di riapertura è I miserabili di Ladj Ly (già uscito on demand) con 1.282 euro di incassi e 261 spettatori totali per i 14 schermi su cui è stato proiettato. Al secondo posto, con 819 euro, un altro film che aveva già debuttato online: Favolacce dei fratelli D’Innocenzo.

NON BISOGNA però dimenticare che i pochi cinema che hanno aperto sinora lo hanno fatto nel periodo tradizionalmente più difficile per il cinema italiano (l’estate, quando di solito le sale chiudono) e soprattutto che mancano i nuovi film da portare in sala, mentre svariati titoli – anche italiani, grazie alla deroga sulla legge cinema prorogata di recente dal ministro Franceschini – continuano a venire distribuiti sulle piattaforme streaming e on demand. «Dal prossimo weekend – continua la nota dell’Anec – gli schermi aumenteranno, e di conseguenza inizieremo a conoscere le date delle prossime uscite dei film sul mercato». Per ora quindi la riapertura è «un auspicio, che con impegno concreto alcuni esercenti, a poche ore dalla approvazione delle nuove linee guida per le riaperture, hanno voluto dare all’industria del cinema»