Il fronte sindacale scalda i motori, e gradualmente si compatta. Dall’interno della Cgil, c’è da notare il saldarsi dell’alleanza tra la Fiom e lo Spi (i pensionati, che in piazza portano grossi numeri): la segretaria Carla Cantone ha ospitato ieri Maurizio Landini a un direttivo a Cattolica, e il segretario della Fiom ha fatto ricorso alla platea degli over 60 per annunciare che potrebbe anticipare la manifestazione prevista il 25 ottobre.

«La data – ha spiegato Landini riferendosi alla manifestazione – sarebbe il 25 ottobre ma la valutazione che stiamo facendo è se valga la pena o no di anticiparla, vista l’accelerazione» sul lavoro imposta dal governo. «Il diritto al reintegro è un fatto di civiltà che deve essere esteso – ha aggiunto poi il segretario Fiom – Dietro l’articolo 18 c’è un riassetto del sistema di relazioni: il demansionamento, il controllo a distanza dei lavoratori, la possibilità di licenziare, il superamento del contratto nazionale: cose che si sono forse sottovalutate all’origine, dal caso della Fiat di Pomigliano».

Carla Cantone ha dato man forte a Landini: già al Direttivo nazionale Cgil, due giorni fa, aveva segnalato la necessità che tutta la confederazione si muova, e ieri ha rincarato. «Sul fronte del lavoro – ha detto la leader dei pensionati Spi – pensiamo davvero di dare battaglia sull’articolo 18 e il Jobs Act». E poi, rivolta al Pd: «Fate le cose per bene se volete mantenere quel 41% che avete preso».
Ora bisognerà capire come tutto questo «magma» che si muove dentro la Cgil – da ricordare che anche i pubblici si mobiliteranno per il contratto – si potrà trasformare in una iniziativa coerente.

Ovviamente, per capire le prossime mosse di Susanna Camusso, si deve guardare anche a quelle di Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti: la segretaria ha detto chiaramente al Direttivo che prima di indire iniziative della sola Cgil, vuole verificare una possibile mobilitazione unitaria. Ieri il leader della Cisl ha spiegato che nei prossimi giorni incontrerà la numero uno della Cgil.

«I sindacati devono incontrarsi perché il governo ha fatto di tutto per intorbidire le acque sull’articolo 18 – ha detto Bonanni – Noi chiediamo i dati su quante risoluzioni e quante conciliazioni ci sono state. A senatori e deputati dico “state attenti”: c’è chi sull’articolo 18 vuole dividere l’Italia, ma oggi mi sembra più responsabile unire».

La Fim, i metalmeccanici Cisl, manifesterà il 30 settembre davanti a Palazzo Chigi. Il segretario Giuseppe Farina dice a Renzi che «sopprimere l’articolo 18 non crea lavoro: servono piuttosto il rilancio dell’industria e gli investimenti».

Dal fronte Uil, dove Luigi Angeletti è pronto a lasciare la guida del sindacato dopo 14 anni di guida ininterrotta (si dimetterà il 10 novembre; il congresso si svolgerà a Roma dal 19 al 21 novembre), parla il probabile successore, Carmelo Barbagallo. «La Uil è pronta a mobilitarsi – spiega Barbagallo – ma al momento non con uno sciopero generale. Meglio iniziative articolate, che decideremo al nostro interno, lunedì prossimo».