Dopo Gran Bretagna, Francia e Italia, passata qualche esitazione, anche la Germania ha acconsentito all’invio di armi ai peshmerga kurdi che combattono contro l’esercito dei jihadisti sunniti dell’Isis. Prima sarà inviata una fornitura di caschi e giubbotti anti-proiettile, in un secondo momento partiranno armi vere e proprie.

La ministra tedesca della Difesa, Ursula von der Leyen, in un’anticipazione del settimanale «Die Zeit», spiega: «Anche i nostri partner si aspettano la nostra partecipazione senza muri nella testa», «Più importante della domanda sul se e quali armi alla fine consegneremo è la disponibilità a mettere da parte i tabù e discutere apertamente. Su questo fronte noi siamo pronti».

Per la ministra non si tratta più dell’alternativa tra armi e aiuti umanitari, ma di entrambi. A breve von der Leyen e il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, renderanno note le decisioni del gabinetto in proposito, sembra già entro la settimana. Finora il governo tedesco aveva approvato solo l’invio di aiuti umanitari e materiale militare utile alla difesa, ma non di armi.

Secondo il ministro per lo Sviluppo Gerd Mueller la decisione, che divide tutti i partiti rappresentati nel Bundestag, sarà presa definitivamente dal Parlamento. Mentre un sondaggio condotto per la «Bild am Sonntag» ha indicato che quasi tre quarti dei tedeschi sono contro il trasporto di armi ai kurdi.