Una volta c’era Fulmine, l’uomo più veloce della terra. E anche Siberia, che «quando schioccava le dita, scatenava una tempesta di neve». Erano tanti i supereroi e avevano tutti dei superpoteri. Il problema è che, nonostante le loro doti poco umane, nessuno ha pensato di renderli immortali e anche loro hanno subìto le ingiurie del tempo. Eccoli allora nella casa di riposo tutti insieme: sono in pensione, un po’ ingrassati, qualcuno è diventato sordo, qualcun altro è attaccato dalla demenza senile e ripete in loop le stesse frasi. Testa di Ferro «cigola come una vecchia carriola» e la vista di Falco ha perso molto della sua acutezza prodigiosa.

Se in anni ormai lontani l’unione faceva la forza, oggi ognuno di loro si deve accontentare di quel che può. E anche sottostare ai comandi del più cattivo di tutti, il dottor Nefasto: non è più quello di un tempo, è anzianotto e così lo hanno rinchiuso insieme agli altri superoi, quelli buoni, sempre impegnati a rendersi utili con lavoretti domestici.

Unico neo: nella terza età si sono inaciditi e fanno scherzi brutti, non risparmiando il dottor Nefasto e la sua allergia al formaggio. Il problema è che mentre loro puliscono le stanze e aggiustano lampadine, fuori in città impazzano altri superoi e altrettanti malvagissimi. Come Vortice. Che va sconfitto in qualche modo.

È con questo delizioso albo, La casa di riposo dei supereroi, tutto virato in rosa e verde pastello – scritto e disegnato da Davide Calì – che la casa editrice Biancoenero inaugura la sua collana per i più piccoli (pp. 48, euro 8). Le brevi storie di Minizoom vanno accolte, infatti, sugli scaffali di chi ha appena imparato a leggere. È una di quelle «letture per cominciare» e prendere confidenza con le arti magiche della narrazione.

Il libro segna il ritorno di Calì all’illustrazione e soprattutto al suo primo amore, il fumetto. La passione per la letteratura per l’infanzia è venuta dopo: è nata mentre faceva il servizio civile in una biblioteca specializzata per bambini. Calì ha scoperto che ai lettori in erba si possono raccontare cose astrusissime e loro si divertono, le capiscono, le mettono in fila una dopo l’altra, trovandoci una logica tutta particolare. I bambini non si stupiscono dell’esistenza di mondi paralleli e, quando possono, vanno a trovare nell’iperspazio i loro personaggi preferiti.

Minizoom parte con un altro albo, sempre affidato a Davide Calì: è La rapina del secolo che rende omaggio al Calvino di Furto in una pasticceria (e, in fondo, anche un po’ ai Soliti ignoti). Cosa accade quando una gang sfonda un muro, poi apre una cassaforte e si ritrova davanti a torte al cioccolato, cassate siciliane, pastiere napoletane. Può tentare di chiedere un riscatto per quei pregiatissimi dolci. Oppure passare all’azione e dare retta alla «pancia». Il finale, però, non lo sveliamo qui