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Anche a Dublino la casa costa troppo, e la protesta blocca il Trinity College

Anche a Dublino la casa costa troppo, e la protesta blocca il Trinity CollegeLa biblioteca del Trinity College a Dublino

Il caso Il presidente della Student's Unione: dormiamo in auto

Pubblicato circa un anno faEdizione del 17 settembre 2023

Gli studenti del Trinity College di Dublino hanno occupato l’ingresso della Old Library dove è esposto il Book of Kells, costringendo la più redditizia attrazione turistica dell’Università a chiudere i battenti.

È successo mercoledì 13 settembre. Gli studenti protestano contro l’aumento dei costi degli affitti (annunciato a giugno e confermato a fine agosto) e chiedono di congelarne, immediatamente e per almeno due anni, il prezzo. Dopo alcuni incontri con i rappresentanti dell’università, gli studenti, non soddisfatti del risultato, hanno deciso per la protesta.

Migliaia di turisti ogni anno attraversano il grande portale del Trinity College, per visitare la Biblioteca antica e il famoso libro miniato, al prezzo di 18,50 euro.

La convivenza tra la comunità universitaria e i turisti non è però sempre semplice, infatti i pochi studenti che possono alloggiare, a prezzi non economici, nel campus del college, devono abbandonare le residenze alla fine di maggio per far posto ai turisti che le affittano per notte, allo stesso prezzo di un hotel, per le vacanze estive.

In media, l’affitto mensile di una camera nel centro di Dublino, in una casa con bagno e cucina in condivisione, costa circa mille euro, e per trovare prezzi di poco inferiori bisogna spostarsi nelle cittadine costiere.

Nel 2022, hanno frequentato l’università 21.380 studenti e il Trinity offre 1.600 camere, ma sono tutte prenotate con molto anticipo e con lunghe liste di attesa.

L’università è poi legata a un partner privato che si occupa di residenze studentesche, Yugo, che offre 489 camere, anch’esse prenotate con molto anticipo a prezzi simili. Dal 2015, gli affitti delle residenze universitarie sono aumentati del 25-30%, alcune costano circa 12mila euro per anno accademico.

Il presidente del Tdcsu, students’ union, l’associazione degli studenti del Trinity, l’ungherese László Molnárfi, ci dice: «L’Università ha guadagnato 10.9 milioni di euro per le residenze nel 2022, eppure ci sono lunghe liste di attesa per il supporto psicologico e l’assistenza sanitaria».

Un anno fa, alla vigilia dell’anno accademico appena concluso, la rettrice del Trinity, Linda Doyle, sottolineava come la crisi abitativa stava derubando un’intera generazione di un’autentica esperienza universitaria.

Un anno dopo, la situazione non appare migliorata.

«Le scelte economiche prese da governi capitalisti e di destra – afferma Molnárfi – hanno fatto sì che gli alloggi siano gestiti dal mercato, con imprenditori privati e multinazionali finanziate dallo stato per controllare il mercato immobiliare, il che ha reso gli alloggi scarsi e cari. Non esiste controllo sugli affitti – prosegue – e recentemente è stato annullato il blocco degli sfratti, il che ha favorito gli avvoltoi dei fondi».

Il problema non riguarda solo gli studenti, perché in Irlanda ci sono circa 20mila persone senza dimora e 200mila case «tenute volontariamente vuote per speculazione», aggiunge Molnárfi, «molti studenti lasciano l’università, o sono costretti a usare couchsurfing o a dormire nelle automobili. Trovare un alloggio e sostenere la propria istruzione è impossibile».

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