Prodotta da Hbo e da domani in onda su Sky Atlantic alle 21.15, Sharp Objects è una ministerie in otto episodi tratta dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn autrice di L’amore bugiardo – Gone Girl. Una delle più attese della stagione, a curarla è una showrunner veterana del piccolo schermo come Marti Noxon, mentre la regia è affidata a Jean Marc Valleé che ha diretto il film Dallas Buyers Club ma soprattutto la pluripremiata serie Big Little Lies.

La storia – ambientata nella cittadina di Wind Gap in in Missouri si apre con l’omicidio di due ragazzine, intorno al caso la polizia, un detective, una piccola comunità con i suoi misteri ma soprattutto una giornalista, Camille Preaker interpretata da Amy Adams, che proprio da Wind Gap era fuggita anni prima. Un passato e un presente doloroso quello di Camille, appena uscita da un rehab per i suoi problemi con l’alcol e soprattutto per l’autolesionismo: il suo corpo è ricoperto di cicatrici. Un thriller che diventa ricerca della verità e dramma psicologico, legato ai traumi familiari subiti dalla protagonista.

«Mi è davvero piaciuto affrontare questo ruolo – ha raccontato in un’ intervista per un media americano Amy Irving – con una certa mancanza di vanità. Non ho realizzato l’estrema complessità del personaggio fino a quando non ho visto tutti gli episodi montati». Nella serie Camille vive un rapporto difficile con la madre (Patricia Clarkson): «Erano scene durissime, ma per fortuna sul set si è creato un clima cameratesco che ci ha consentito di decomprimere, a fine ciak, l’atmosfera inevitabilmente tesa durante le riprese».