A Palermo la situazione dei rifugiati in Libia non è in agenda. Ce la mette Amnesty che ieri è tornata a denunciare i sistematici abusi nei centri di detenzione libici. Stupri, torture, estorsioni sono la normalità per gli oltre 56mila rifugiati registrati dall’Unhcr. Per loro quasi nessun trasferimento: dei 3.886 reinsediamenti promessi da 12 paesi ne sono stati effettuati solo 1.140. «Le crudeli politiche attuate dagli Stati dell’Unione europea per impedire gli approdi sulle loro coste, insieme al loro insufficiente contributo in termini di percorsi sicuri che potrebbero aiutare i rifugiati a raggiungere la salvezza, significa che migliaia di uomini, donne e bambini restano intrappolati in Libia e continuano a subire violenze orribili, senza una via d’uscita», scrive Amnesty International.