Si svolgerà a Lamezia Terme, oggi e domani, la quinta edizione della Festa nazionale di Avviso Pubblico. Quest’anno è stata scelta la Calabria perché, come documentato con il rapporto “Amministratori sotto tiro”, in questa regione si registra il maggior numero di atti di intimidazione e di minaccia nei confronti degli amministratori locali. Manifestare con gesti concreti la solidarietà a diversi sindaci, assessori e consiglieri calabresi oggetto di intimidazioni e minacce è parso, quindi, un dovere imprescindibile. Lamezia diventerà così per due giorni la città simbolo della buona politica contro le mafie, in cui amministratori locali, personalità della cultura, magistrati, organizzazioni sindacali, associazioni e studenti, si confronteranno sui temi della cultura della legalità, della prevenzione e del contrasto alle mafie e sulle buone prassi amministrative.
Il programma è articolato in tre tavole rotonde. Si parte questa mattina alle ore 11 con “Le regole del gioco e il gioco delle regole: sport e cultura della legalità” con Marco Rossi Doria, sottosegretario all’Istruzione, Damiano Tommasi, presidente Aic, Niccolò Campriani, campione olimpico, Rocco Mangiardi, commerciante antiracket, don Giacomo Panizza, fondatore Progetto Sud. Alle ore 17 “Prevenire e contrastare mafie e corruzione” con Alberto Vannucci, dell’Università di Pisa, Piergiorgio Morosini, Gip Palermo, Luciano Silvestri, responsabile nazionale settore legalità e sicurezza Cgil, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Pietro Raitano, direttore di Altreconomia.
Domani l’evento principale con il forum “Amministratori sotto tiro: intimidazioni e buona politica: rapporto di Avviso Pubblico”, cui parteciperanno Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico, Peppino Vallone, presidente dell’Anci Calabria, Paolo Masini, assessore del comune di Roma, Toni Mira, giornalista di Avvenire. Ci saranno anche testimonianze di sindaci calabresi minacciati e gli interventi conclusivi di Piero Fassino, presidente dell’Anci, Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, e Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno.