Amministrative in Francia, vince la destra di Sarkò ma la sinistra non è morta
L’Ump-Udi è arrivata in testa alle elezioni dipartimentali, con circa il 36% dei voti secondo le prime stime. In seconda posizione arriva il Ps con gli alleati “indipendenti di sinistra”, […]
L’Ump-Udi è arrivata in testa alle elezioni dipartimentali, con circa il 36% dei voti secondo le prime stime. In seconda posizione arriva il Ps con gli alleati “indipendenti di sinistra”, […]
L’Ump-Udi è arrivata in testa alle elezioni dipartimentali, con circa il 36% dei voti secondo le prime stime.
In seconda posizione arriva il Ps con gli alleati “indipendenti di sinistra”, e se si addizionano anche gli altri voti a sinistra della sinistra, Verdi compresi (cosa che il Fronte de Gauche rigetta), si arriva più o meno alla pari, al 36%.
Il Fronte nazionale, che aveva sperato di essere stasera il “primo partito di Francia”, è secondo le prime stime tra il 24 e il 26%.
L’astensione è alta, ma meno del previsto (ha votato il 50,6%).
La drammatizzazione dello scrutinio, voluta dal primo ministro Manuel Valls, ha spinto a votare un po’ del previsto. L’elezione presentava varie incognite: i dipartimenti hanno cambiato volto, il numero di cantoni è stato dimezzato (da 4mila a 2mila), i poteri dell’ente locale devono venire ridefiniti con una nuova legge (finora si occupava di sociale, strade, mense scolastiche ecc.). C’era una grande novità nel voto, a livello internazionale: gli elettori erano chiamati ad esprimersi su un “binomio” – un uomo e una donna – per risolvere la predominanza maschile nei dipartimenti, cosa che porterà da una presenza femminile intorno al 13% al 50% nelle nuove assemblee locali.
La Francia è a destra, non ci sono dubbi. Ma la sinistra non è scomparsa. Domani si vedrà più nei dettagli la distribuzione del voto: c’è una forte delusione popolare, un’allontanamento dalla politica.
Il Ps tira un sospiro di sollievo, non è crollato come prevedevano i sondaggi. La sinistra ha pagato la divisione (i Verdi sono al 2%, quando hanno presentato liste autonome, il Front de Gauche al 6%). Non hanno votato né Parigi né Lione, città che hanno un sindaco socialista (dove il comune coincide con il dipartimento), né la Martinique e la Guyane.
Adesso al secondo turno si vedranno gli effetti delle alleanze.
Il Ps ha poco margine, controllava una sessantina di dipartimenti, potrebbe perderne gran parte. Nicolas Sarkozy, che ha guidato la campagna e ha gridato vittoria, ha confermato che in caso di ballottaggio Ps-Fn l’Ump propone ai suoi elettori il “né né”, né con il Ps né con il Ps. Il Ps, invece, continua a proporre il Fronte repubblicano: votare per la destra repubblicana in caso di ballottaggio con l’estrema destra.
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