In sedici si sono date appuntamento sul palco dell’Arena di Verona – lo scorso 19 settembre – per quello che in origine doveva essere un tributo a Loredana Bertè, a completamento di un’operazione che partiva da un disco inciso dalla cantante calabra la scorsa primavera, in cui rileggeva i suoi successi insieme ad altre colleghe. Poi in corso d’opera è sembrato più giusto dare anche un altro senso all’evento, che si è trasformato in una testimonianza contro la violenza sulle donne. «Quella serata – ha tenuto a segnalare Fiorella Mannoia che oltre a salire sul palco è stata anche direttore artistico – ha messo in evidenza che il femminicidio è un argomento sentito. Così, oltre alle artiste che hanno risposto con entusiasmo, anche il pubblico ha reagito in maniera forte».

Amiche in Arena è diventata un album e un dvd, disponibile in due versioni standard (2 cd e 1 dvd) deluxe (2 cd, 1 dvd e un volume fotografico), con le esibizioni fra le altre di Loredana Bertè con Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Elisa, Emma, Irene Grandi, Noemi. Il ricavato delle vendite di questo progetto sarà devoluto in beneficenza all’Associazione D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, a sostegno dei 77 Centri Antiviolenza. Anche Paola Turci era della partita, impegnata in uno dei pezzi più personali del repertorio della Bertè, Luna, scritta per la sorella Mimì: «Ero con lei e Renato Zero il giorno in cui arrivò la notizia della morte . Conosco la storia e ho chiesto a Loredana di eseguirla insieme. È stato un momento emotivamente forte».

Sul palco anche Valentina Pitzalis, sopravvissuta al tentativo di omicidio da parte dell’ex marito: «Una ragazza- racconta la cantante romana – piena di forza. Il problema della violenza sulle donne è un fatto culturale, se non riusciremo a portare nelle scuole, nella mentalità della gente un’educazione sul fatto che qualcosa è cambiato, episodi di questo genere si ripeteranno».