Amazon ha fatto un altro passo per consolidare l’egemonia sulla consegna a domicilio anche in Italia. Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport sono comparsi nell’elenco dei 4.463 operatori postali autorizzai al servizio, aggiornato al 16 novembre e pubblicato sul sito del ministero dello Sviluppo economico. È un’evoluzione rispetto al 2 agosto scorso, quando l’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) aveva multato per 300 mila euro la multinazionale fondata da Jeff Bezos per avere svolto attività postali, come la logistica, la consegna di pacchi, la gestione dei centri di recapito, senza avere l’autorizzazione. Tre mesi fa la sanzione ha punito «l’organizzazione di una rete unitaria per svolgere il servizio di consegna dei prodotti di venditori terzi e la gestione dei punti di recapito». Amazon potrà dunque svolgere questi servizi e sarà monitorata dall’Agicom. Da oggi entra nel mercato della consegna pacchi e farà concorrenza a Poste Italiane.

IL RAPPORTO DI AMAZON con le Poste italiane è stato rinnovato il 13 giugno scorso con un accordo che avrà durata triennale, rinnovabile per un altro biennio. La società guidata da Matteo Del Fante ha così potuto estendere la capacità di consegnare pacchi anche di sera e nel week end sfruttando la rete capillare dei magazzini sorti come funghi in Italia. Al momento sono nove: Avigliana (Torino), Origgio (Varese), Rogoredo e Buccinasco (Milano), Crespellano (Bologna), Calenzano (Firenze), Vigonza (Padova), Pomezia e Fiano Romano/Passo Corese (Roma). Glòi investimenti sono pari a 800 milioni di euro, 3 mila gli occupati dal 2010, anno di arrivo della multinazionale nel nostro paese. A febbraio 2018 erano 10 mila le aziende a vendere prodotti attraverso la piattaforma digitale «Amazon Marketplace». Nel 2017 hanno realizzato vendite da 350 milioni di euro. La piattaforma permette inoltre di accedere ai mercati europei e a quelli in Nord America, Giappone, Cina e India. Secondo Amazon Italia questa attività avrebbe creato 10 mila posti di lavoro nelle aziende: 4 mila a Nord, 2 mila nel Centro, 3 mila nel Sud e 900 nelle isole.

IL 26 NOVEMBRE Poste Italiane ha superato il record di pacchi consegnati: 1 milione in un giorno. La settimana precdente ne ha consegnati 2,3 milioni. «Non potevamo non fare l’accordo con Amazon – ha detto Del Fante – è il principale operatore di e-commerce. Accordi ne abbiamo siglati anche con il cinese Alibaba e l’europeo Ynap».

AMAZON È INTERESSATA invece ai 30 mila portalettere di Poste Italiane. La società si è impegnata a garantire che 10 mila siano impegnati nella logistica entro il 2020 nell’ambito del modello di recapito «Joint Delivery 2022» che etende le consegne fino alle 19,45 e nel fine settimana. Tra il 2018 e il 2022 sono state annunciate 4 mila assunzioni.

QUESTA SITUAZIONE va considerata a partire da quello che accade negli Usa dove le Poste americane hanno registrato nel 2017 nuovi record di profitti con oltre 850 milioni di pacchi consegnati dal giorno del Ringraziamento al Capodanno. La crescita dell’e-commerce, anche in questo paese, ha mitigato il crollo dei profitti nei settori tradizionali della corrispondenza: 2,7 miliardi di dollari persi nell’ultimo anno fiscale. La perdita ha spinto il presidente Trump ad aprire un altro fronte polemico con Bezos, ma per le ragioni sbagliate. Per le Poste Usa il capitalismo delle piattaforme digitali è uno strumento per resistere alla crisi, tanto è vero che l’accordo con Amazon – anche se non pubblico – sembra essere al momento conveniente. Secondo gli analisti, entro il 2023, le consegne dei pacchi delle Poste Usa diminuiranno dal 63% al 45% a favore di Amazon (che investirà 100 miliardi in logistica per competere con FedEx e Ups) e dei corrieri che lavorano attraverso la sua piattaforma. Lo scenario è lo stesso in Italia. Come in altri paesi, l’azienda di Bezos svolge ilruolo di infrastruttura logistica per le Poste, e gli altri corrieri, e quello di concorrente diretto nella consegna pacchi.