L’autorità antitrust tedesca ha annunciato l’apertura di un’indagine sugli abusi di posizione dominante nei confronti di Amazon, dopo «molte lamentele da parte dei dettaglianti contro le pratiche» del colosso statunitense del trading online. L’indagine riguarda il ruolo della piattaforma digitale come «marketplace», ovvero mercato aperto alla vendita di rivenditori terzi.

Secondo il garante antitrust Andreas Mundt la multinazionale guidata da Jeff Bezos «opera come un gatekeeper [guardiano, custode, monopolista dell’intermediazione commerciale, ndr.] per i suoi clienti. Questo doppio ruolo – che sta facendo le immense fortune di questa piattaforma digitale – è considerato da Mundt come un «potenziale ostavolo ad altri venditori sulla piattaforma». Piattaforma, va ricordato, di proprietà della stessa Amazon che è, allo stesso tempo, il più grande rivenditore e il più grande mercato dove avvengono gli scambi.

Nell’indagine rientra una serie di pratiche che potrebbero essere considerate abusive come il blocco dei pagamenti, il blocco dei conti dei venditori senza spiegazioni e l’uso delle informazioni dei venditori. L’indagine tedesca “integrerà” quella della Commissione Europea sull’uso dei dati da parte di Amazon. L’azienda sostiene che collaborerà con l’antitrust. La Germania è uno dei principali mercati europei dell’e-commerce. Amazon.de intermedia decine di migliaia di piccole e medie imprese. Attraverso la sua piattaforma passa oltre il 70 per cento dei prodotti esportati in tutto il mondo.