Amal Fathy è tornata a casa. L’attivista egiziana e moglie di Mohammed Lofty, fondatore dell’Ecrf e consulente della famiglia Regeni, è stata scarcerata ieri dalla Corte di cassazione del Cairo e posta in libertà vigilata. Dovrà presentarsi in commissariato una volta a settimana.

Fathy era stata arrestata l’11 maggio e a settembre condannata a due anni per insulti alle istituzioni: è fuori su cauzione in attesa dell’appello. Su di lei pesa però anche un secondo procedimento per appartenenza a gruppo terroristico, nello specifico il Movimento 6 Aprile.

Rischia ancora, e molto. Ma al momento si festeggia il rilascio, arrivato anche grazie alle pressioni della società civile italiana e della famiglia Regeni.