Due le notizie rilevanti della conferenza stampa istituzionale, alla vigilia della serata finale di questo travagliato Sanremo 2021. Stasera bouquet di fiori anche ai maschi e addio all’ipotesi di un Ama-ter. Il conduttore e direttore artistico sgancia la bomba subito dopo le parole di fiducia del direttore Coletta, che lasciavano presagire una possibilità di un terzo mandato, parando i colpi su un possibile coinvolgimento di Alessandro Cattelan come volto “nuovo” di una formula sanremese rinnovata nel profondo. «Amadeus ha fatto un grandissimo lavoro. Riparleremo del futuro. Con Cattelan non abbiamo mai parlato di Sanremo ma, come direttore di rete, credo che in linea generale ci sia molto poco coraggio nel proporre nella tv generalista personaggi diversi. Il ringiovanimento delle facce e dei linguaggi sono cose che devono gradualmente arrivare».

COME QUELLA, un po’ emaciata e rrrrock, di Achille Lauro che, a sorpresa, si presenta davanti ai giornalisti per riassumere e spiegare ai parrucconi il senso delle sue performance nel segno del trasgressione ‘n tanto ar chilo «Non c’è voglia di fare scalpore. Volevo solo proporre qualcosa in più di una semplice canzone. Oggi la musica si guarda anche e ho voluto fare questo viaggio nei generi musical che hanno cambiato l’umanità attraverso varie rappresentazioni. Il mio è stato un omaggio agli incompresi». Per fortuna, a riportare tutto nei binari del buon senso, un’ironica e quasi “sfacciata” Giovanna Botteri che non riesce a nascondere l’emozione di calcare per la prima volta il palco dell’Ariston «Non ho chiuso occhio. Stasera parlerò della pandemia e di quello che sta succedendo nel mondo ma anche di come si può e si deve vivere con questa ferita. Di sicuro non canterò ma potrei forse ballare il tango. Lo scopriremo solo vivendo. Sono già contenta di aver ribaltato un po’ i canoni con la mia presenza. E’ la rivincita delle nerds».

NELLA SERATA FINALE, che si preannuncia chilometrica alla faccia delle ribattute dei quotidianisti, oltre ai 26 Big in gara, spazio anche a ospiti del calibro di Ornella Vanoni, Riccardo Fogli e Umberto Tozzi. Dulcis in fundo Alberto Tomba e Federica Pellegrini che lanceranno un sondaggio per decidere il logo delle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026. Mancano ancora cinque anni, un po’ come quelli che sentiremo in più nel corpo domattina dopo la settimana sanremese.