«Non si può sparare nel mucchio. Ditemi chi sono i corrotti nel Pd e io li caccio», ha più o meno detto ieri Matteo Renzi prendendo di petto il ginepraio romano. È un classico esempio di argomentazione giusta adoperata per fini sbagliati. In questo caso camuffare un sistema coeso e omogeneo sotto la maschera di faccenda di mariuoli e mele marce. Le butti via dal cesto e il gioco è fatto. Il gioco di prestigio è facilitato dalla presenza sulla scena, in questa seconda tranche dell’inchiesta Mafia capitale per la verità solo sullo sfondo, di Massimo Carminati. Che il Nero sia mafioso è tutto da dimostrarsi, che sia un malavitoso invece pare azzardato revocarlo in dubbio. Molti gaglioffi e un bandito pronto a corromperli e adoperarli. Cronaca nera.

L’inchiesta romana, forse in questa seconda tranche ancora più che nella prima, racconta invece un’altra storia: quella di un sistema di clientela locale basato sulla spartizione tra cooperative bianche e rosse, nelle quali gli ex neri, assai meno strutturati, si inserivano appoggiandosi ora agli uni ora agli altri.

Non c’è alcun motivo per ritenere che quel sistema fosse solo romano: al contrario, il proliferare di scandali dice l’esatto opposto. Non c’è ragione per illudersi che la melma sia stata prodotta da un mafioso coadiuvato da parecchi mariuoli in cerca di facile guadagno. È invece evidente che Carminati si inserisce a gamba tesa e procedendo a spallate in un sistema che era per lui, e per Salvatore Buzzi, l’ideale.
Un sistema, appunto. Cronaca politica, non nera. Storia della Seconda ed effimera repubblica, come Tangentopoli era storia della Prima, o almeno del suo desolante tramonto.

La decisione di Renzi di difendere l’indifendibile sottosegretario Castiglione, di nuovo impugnando argomenti nobili in difesa di una causa tra le meno nobili, così come il tentativo di ridurre tutto a lista nera dei corrotti, sono particolarmente gravi perché mirano appunto a negare l’esistenza di un sistema, all’interno del quale gagliofferia individuale e finanziamento illecito della politica coabitavano in letizia.