Sei morti sul lavoro negli ultimi sei giorni. Ben 155 dall’inizio dell’anno. Come un bollettino di guerra, ieri registriamo la morte di Mauro Morassi, 55 anni, di Zuglio (Udine), ultima vittima dell’impressionante sequela di sangue che non si è arrestata nemmeno nel giorno di pasqua. Con un aumento di ben il 13 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Morassi è morto a Marghera (provincia di Venezia) dopo essere stato travolto da un camion uscito da un deposito. Secondo l’Osservatorio indipendente sui morti sul lavoro è proprio il Veneto la regione con più decessi dall’inizio dell’anno con 21 morti, seguito dalla Lombardia con 20.
L’incidente di ieri mattina si è verificato nella zona industriale, dove si stanno effettuando lavori di asfaltatura (via Righi). Il conducente del mezzo pesante, 36 anni, non si sarebbe accorto in tempo della presenza di Morassi e ha frenato solo quando la tragedia si era ormai consumata. Sono intervenuti gli operatori del 118, con un’ambulanza e un’automedica, ma ormai non c’era più nulla da fare: Morassi, dipendente della Sacaim, storica azienda di costruzioni veneziana, era già morto sul colpo. Sotto choc il conducente del camion, di proprietà della ditta “Friulana Bitumi”, e che risiede a Tavagnacco (Udine).
A Bergamo, invece, vigili del fuoco, carabinieri e il pubbico ministero sono al lavoro per capire le cause della tragedia del giorno di pasqua alla Ebc, dove hanno preso la vita Giovanni Battista Gatti, 51 anni e Giuseppe Legnani, di 57.
Domani o al massimo venerdì saranno eseguite le autopsie sulle due salme, composte nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Il pm Fabio Pelosi ha incaricato il dottor Matteo Marchesi di eseguire le autopsie ed è stato anche incaricato come consulente dalla Procura l’ingegner Massimo Bardazza, esperto di esplosioni che si occupò della tragedia del Moby Prine. Gli inquirenti diretti dal procuratore Walter Mapelli stanno lavorando per ricostruire l’organigramma della Ecb compamy per poi notificare gli avvisi di garanzia a coloro che saranno iscritti nel Registro degli indagati. A quanto si è saputo, è intenzione dei pm operare le iscrizioni nel Registro degli indagati dopo aver circoscritto il più possibile il campo delle persone che potrebbero avere delle responsabilità nell’incidente. Il fascicolo per omicidio colposo plurimo rimane allo stato contro ignoti. Ieri il pm Pelosi ha compiuto un secondo sopralluogo nell’azienda con il proprio consulente, in attesa della relazione degli investigatori e dell’azienda sanitaria.