Volevano «abolire» la «Buona Scuola» di Renzi, ma l’alternanza scuola-lavoro resta, sia pure con le ore tagliate. A condizione che serva a imparare, obbligatoriamente, «un lavoro di qualità, non a friggere patatine da McDonald’s» ha detto ieri il ministro Luigi Di Maio. L’alternanza «si dà un obiettivo: sviluppare le competenze». «Trasversali» per il sottosegretario Giuliano. Con i populisti resta intatta la pedagogia del capitale umano: l’illusione che lo studente apprenda un lavoro, mentre è un performer addestrato a farsi concavo e convesso rispetto anche alle richieste di Mc Donald’s (con il quale il Miur ha sottoscritto un progetto)
e a un governo che si presenta come un manager delle risorse umane.