«A cosa serve un treno supersonico, ci porta in fretta via dalla felicità». Questi sono i versi della canzone di Antonio Pascuzzo che hanno ispirato il nome della prima Woodstock No Tav: il «Festival Alta Felicità», che si svolgerà a Venaus dal 22 al 24 luglio.

Organizzata dal movimento No Tav, con il patrocinio del comune valsusino, è una tre giorni di musica, performance, incontri e percorsi guidati immersi nel verde dello scenario unico di questa valle alpina che da oltre 25 anni lotta senza sosta. Il cartellone fa invidia a festival più blasonati, ma sarà tutto gratis. Eugenio Finardi, Subsonica, 99 Posse, Nino Frassica, Rocco Hunt, Assalti Frontali, Kaos, Egreen, Yo Yo Mundi Lou Dalfin, Gli Statuto, Casa del Vento, Mirafiori Kidz, Muro del Canto, Punkreas, Willie Peyote e Soulful Orchestra. Sono solo alcuni dei musicisti. Tra gli ospiti anche Chef Rubio, Franco Neri, Michele Riondino, Luca Mercalli e il collettivo di scrittori Wu Ming. Ci sarà anche Elio Germano, che è stato in Valle numerose volte.

L’attore ha deciso di portare il suo contributo alla prima edizione anche in termini organizzativi: «Come successo per il concerto del primo maggio a Taranto – ha spiegato Germano – anche in questo caso molti artisti hanno deciso di ritrovarsi per un fine non commerciale ma per portare il proprio talento alla collettività, in questo caso dando un contributo alla lotta No Tav sia in termini di presenza sia come adesione perché non tutti hanno potuto partecipare visto il periodo di tournée. Si vuole così raccontare la Valsusa e il suo altro modo di vivere, anche con felicità. La ricchezza reale delle persone dovrebbe essere misurata in termini di felicità, già dai tempi del Forum di Porto Alegre si ragionava in termini di Pil basato proprio su questo elemento della vita».

Il fumettista romano Zerocalcare ha voluto dare il suo contributo creando un’immagine dedicata all’evento. Tutti gli artisti partecipano a titolo gratuito: l’unico investimento è la causa No Tav.

Per la prima volta un’intera porzione della Valsusa sarà chiusa al traffico, per lasciare spazio ad aree di campeggio, palchi e arene naturali. Il consiglio è di recarsi a Susa direttamente con il treno dove ci sarà un servizio navetta che porterà le persone direttamente al festival. Numerose saranno le attività collaterali – tutte gratuite – come il mercato consapevole alla riscoperta di antichi sapori e mestieri oltre le numerose gite escursionistiche.

L’iniziativa ha anche l’obiettivo di far toccare con mano che cosa è la Valle di Susa e la lotta per la sua difesa. Oltre alla musica sono varie le escursioni a piedi e in bici nei dintorni del Festival, come la gita al cantiere di Chiomonte, intitolata «Visita guidata al Mostro», per far vedere al pubblico che cosa sia la devastazione che porta il cantiere Tav

«Vogliamo vivere e condividere la bellezza di un territorio pieno di significati e di passione. E allo stesso tempo cantare, ballare, divertirci. Questo è il “Festival Alta Felicità”», spiegano gli organizzatori dell’iniziativa che conta dell’aiuto di almeno 200 volontari. «Contando – aggiungono – su un pubblico che non si senta cliente ma parte attiva dell’evento e su artisti consapevoli, che aiutino a diffondere il semplice messaggio di un’altra pratica di vita possibile, a partire dal protagonismo di tutti».

Roberta Bonetto, una delle organizzatrici, riassume: «È un evento che nasce dal basso, dove la parola d’ordine non è il profitto ma accessibilità, condivisione, un modo di vivere il territorio in armonia, in pace e senza minacce, quindi con felicità». Per gli aggiornamenti c’è il sito Alta Felicità.