Gli insulti sul web contro il capo dello Stato, la manifestazione convocata da grillini e leghisti e la possibilità che gruppi di estremisti sia di destra che di sinistra possano arrivare a Roma il 2 giugno in occasione della festa della Repubblica. Per chi al Viminale in queste ore ha il compito di vigilare sulla sicurezza, ce n’è abbastanza per essere allarmati e tenere alta la guardia. Troppa la tensione di questi giorni legata alla crisi istituzionale per la mancata formazione del governo, e i continui richiami alla piazza fatti da esponenti grillini e leghisti non fanno altro che alimentare la preoccupazione per possibili disordini. Al punto che dal Dipartimento della Pubblica sicurezza ieri è partita una circolare indirizzata a prefetti e questori nella quale si invita a «intensificare i livelli di sicurezza sulle sedi politiche e istituzionali» proprio per il timore di incidenti.

Per le prossime ore è convocato in Questura a Roma un tavolo tecnico con tutte le forze dell’ordine per coordinare gli interventi nella capitale, ma si sa già che l’attenzione è concentrata in particolare su tre appuntamenti: la festa della Repubblica del 2 giugno, il corteo indetto dal Movimento 5 stelle per lo stesso giorno e la manifestazione in difesa delle istituzioni convocata dal Pd per il primo giugno.

Ovviamente la preoccupazione maggiore è per la parata del 2 giugno. Al Viminale si teme soprattutto che per l’occasione possano confluire nella capitale gruppi dell’area antagonista o di estrema destra, per i quali sono previsti controlli alle stazioni e agli ingressi autostradali della città. Ma si tratta del problema minore. L’allarme vero riguarda sempre la possibilità di un attacco terroristico e per questo è stato disposto il divieto di trasporto di merci esplosive o pericolose e di sorvolo aereo. Lungo le strade è invece previsto l’impiego di agenti di polizia e carabinieri che saranno affiancati da squadre di artificieri e unità cinofile antiesplosivo che avranno il compito di bonificare l’intera area della manifestazione, a partire dai Fori Imperiali fino alle zone adiacenti o comunque considerate sensibili. Lungo il percorso saranno presenti anche tiratori scelti. Previste infine anche limitazioni al traffico in tutta l’area interessata dalla parata.

Questo per quanto riguarda la festa della Repubblica. Ma l’attenzione è rivolta anche alle manifestazioni dei partiti politici, sebbene la circolare inviata ieri a questori e prefetti non contenga alcun riferimento specifico e questi due avvenimenti. L’appuntamento per il Pd è per il 1 giugno alle 17 in piazza Santi Apostoli per un’iniziativa indetta in difesa del presidente Mattarella e «per affermare – hanno spiegato gli organizzatori – che non può eserci un’Italia forte per gli italiani fuori dal comune progetto europeo». I grillini si vedranno invece alle 19 del 2 giugno davanti alla Bocca della Verità «per affermare il nostro diritto a determinare il nostro futuro», come ha spiegato il capo politico del movimento Luigi Di Maio. La Lega sarà presente invece sempre il 2 giugno in diverse piazze italiane.

E a proposito di grillini e degli insulti apparsi sul web contro il capo dello Stato per i quali è indagato anche Vittorio Di Battista, padre del pentastellato Alessandro, da ieri sono al vaglio degli inquirenti anche i commenti postati alle affermazioni fatte da Di Battista senior. Per tutti il reato ipotizzato è quello di offese al prestigio e all’onore del presidente della Repubblica, reato per il quale il codice penale prevede una reclusione da uno a cinque anni.