La presentazione ha un tono simpatico: la nuova direttrice, insieme alla co-curatrice parlano di sirene e di sirenetti, sono le figure che le hanno ispirate nella creazione del prossimo Santarcangelo Festival. E poi si interrogano sugli spazi, sull’accoglienza, su come condividere i luoghi festivalieri persino con le zanzare. Da qui ha preso forma l’edizione 2017 che si apre oggi (fino al 16 luglio), la prima diretta da Eva Neklyaeva, bielorussa, impegnata nelle lotte in sostegno dei prigionieri politici nel suo Paese, vive a Helsinki, dove è alla guida del centro culturale per le arti Checkpoint – e l’arte visiva è il suo primo background.
Ha già diretto un festival teatrale, il Baltic Circus e, sempre a Helsinki, ha fondato Wonderlust, un altro festival che indaga i temi del gender.

 

 

Lisa Gilardino, la co-curatrice viene anche lei dall’arte, ha lavorato con Lenz Rifrazioni, i Motus, è stata in residenza artistica proprio al Baltic Circus col suo progetto Dreamcatchers, L’acchiappasogni, da lì probabilmente il desiderio di lavorare insieme.
Scorrendo gli eventi in programma si ritrovano quelle sirene e quei sirenetti dell’immagine iniziale: si capisce che la volontà di uscire fuori dal «gender» inteso anche come categoria di genere, il teatro e altro, punta a mescolare, danza, performance, serate coi dj, dopofestival nottambuli, un progetto sugli Habitats, spazi della cittadina romagnola aperti al pubblico con rivisitazioni di artisti – Il Museum of Nonhumanity, nel Supercinema, curato dalle artiste finlandesi Terike Haapoja e Laura Gustafsson, o l’Openlove Point del collettivo milanese Macao nella scuola elementare Pascucci.

 

 

 

 

Poi artisti  giovani, non istituzionali anche se come l’artista canadese Dana Michel, Leone d’argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia, già affermati – presenterà Yellow Towel.
In apertura Terra Bruciata. Molotov Cocktail Opera di Markus Ohrn, uno dei tre artisti associati al festival fino al 2019, con Francesca Grilli e Motus questi ultimi in scena con Uber raffiche (nude expanded version), dedicato a Splendid’s di Genet – di Grilli si vedrà The forgetting of air.
L’impressione – virtuale – è di un festival «espanso», il cui centro è proprio progettualmente non averne. Una scommessa da scoprire.