È stato subito etichettato come il primo gay dating show, il primo programma televisivo incentrato sulla ricerca dell’amore con protagonisti omosessuali, e si chiamerà Finding Prince Charming, alla ricerca del principe azzurro. A lanciarlo come il primo programma nel suo genere è Logo, la tv via cavo statunitense a tematica esclusivamente Lgbtq che lo manderà in onda.
Il format ricalca la struttura del primo e più famoso «dating show» americano: The Bachelor, lo scapolo, franchise della Abc che esiste anche nella variante femminile di The Bachelorette. Ci saranno quindi tredici spasimanti che si contenderanno un solo principe azzurro, e ogni puntata prevederà l’eliminazione di uno di loro fino alla scoperta del «vero amore», portando la novella coppia – a detta del network – a «impegnarsi in una relazione esclusiva». Una sorta di promessa dal sapore ottocentesco dunque, in un programma che dichiara invece l’intento di rappresentare la modernità: «Finding Prince Charming accompagnerà gli spettatori in un viaggio vorticoso nell’amore e le relazioni contemporanee», promette infatti con orgoglio la rete televisiva.

In realtà, viste le premesse e la stessa natura dei reality show, il programma recentemente annunciato da Logo sembrerebbe più che altro voler riempire un lucroso vuoto nell’offerta televisiva.
The Bachelor, da cui nella struttura Finding Prince Charming non differisce più di tanto, è infatti da tempo fortemente criticato per la sua assenza di diversità, sia razziale che di orientamento sessuale: nel corso di 20 stagioni lo scapolo protagonista non è ad esempio mai stato afro-americano, e lo stesso vale per le 12 stagioni della controparte femminile The Bachelorette. A colmare l’assenza di scapoli non rigorosamente bianchi ci ha pensato l’anno scorso la rete televisiva We con A Match Made in Heaven, in cui il pastore Ken Johnson aiutava il «fratello» afroamericano Shawn Bulliard a trovare l’anima gemella tra ben ventiquattro aspiranti al titolo.

La missione di Finding Prince Charming sarà così portare sul piccolo schermo la ricerca dell’amore dalla prospettiva omosessuale. Il conduttore sarà Lance Bass, ex membro della boy band Nsync che ha reso pubblica la sua omosessualità dieci anni fa su una copertina di People magazine, per poi sposarsi nel 2014 con il compagno Michael Turchin: una cerimonia andata in onda su E!
In verità, il programma di Logo non è nemmeno il primo del suo genere: nel 2003 sulla rete Bravo debuttava infatti Boy Meets Boy, in cui il «protagonista» James Getzlaff doveva trovare l’anima gemella tra degli spasimanti che erano però per metà eterosessuali che ambivano al montepremi dedicato a chi riusciva a «imbrogliare» Getzlaff facendogli credere di essere gay. Lo show, fortemente criticato per la sua crudeltà, durò poco, così come la relazione a cui diede vita, frutto di un ripiegamento di Getzlaff su un concorrente della cui omosessualità era certo, anche se gli preferiva un altro.
Tredici anni dopo Finding Prince Charming raccoglie la sua eredità, promettendo però il vero amore.