Il suo primo giorno da presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi lo trascorre tutto nella sala del Cavaliere alla camera dei deputati. L’elenco dei partiti (piccoli) da consultare è lungo, ma l’incontro importante è l’ultimo. Comincia alle sette di sera e va avanti più degli altri, «70 minuti» fa notare proprio Angelino Alfano appena ne esce. Anche la durata è una concessione alle esigenze di visibilità del Nuovo centrodestra. Non sarà l’unica, vedremo, e così Renzi può dire di avere in tasca il voto dei 31 senatori di Alfano. Condizione necessaria e anche sufficiente a far partire il suo governo. Qualche piccolo numero potrà aggiungersi (quattro o cinque senatori del Gal e tre senatori a vita farebbero salire fino a 175 i voti per il Renzi I) ma «la maggioranza sarà la stessa che ha sostenuto il governo Letta», certifica soddisfatto Alfano.

I trofei che l’ex delfino di Berlusconi esibisce sono tutti gratis: «Vendola non sarà nella coalizione», e quando mai c’è stato; «non accetteremo la patrimoniale», ma Renzi (si ascolti il coro degli imprenditori che lo accompagna) non ci ha mai pensato sul serio, «il foglio Excel con i punti e i tempi del programma lo chiediamo noi», ma prima di loro Napolitano. Tutto per la scena anche l’incontro tra i delegati dei partiti della maggioranza che ci sarà oggi pomeriggio per «verificare la compatibilità dei programmi». Alfano rivendica: «L’abbiamo ottenuto noi». E non è finita, può averla vinta persino sulla sede: «Propongo San Macuto».

Secondo il leader del Nuovo centrodestra il programma del governo Renzi dovrebbe ispirarsi «ai capitoli della rivoluzione liberale che il centrodestra ha promesso ma non realizzato». Come «smontare la legge Fornero», che però i berlusconiani, allora uniti, votarono compatti. Renzi non avrebbe detto di no, «ma ha pure un partito che storicamente ha idee un po’ diverse dalle nostre». Allora meglio parlare di ministri. Su quelli degli altri, Alfano ha richieste non impossibili: «Un garantista alla giustizia», la presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro è dura da accettare. E «una figura compatibile con le nostre proposte» all’economia. Ma la linea degli alfaniani in politica economica tiene dentro sia il fastidio per le rigidità europee che l’etichetta liberale, per cui andrebbe bene chiunque. Ammesso che Renzi riesca a trovare il politico che cerca, o il tecnico come seconda scelta. Sui ministri che spettano a Ncd Alfano è stato più pressante. Conteggiando entrambe le sue poltrone (Viminale e palazzo Chigi) ha sostenuto che gli incarichi del suo partito sono quattro e tanti devono restare. Ma è più probabile che lascerà la vicepresidenza conservando i ministeri pesanti, tra i quali gli interni per sé malgrado le critiche ricevute da Renzi ai tempi del caso Shalabayeva.

Da tutti gli altri «consultati» sono arrivate conferme. La capogruppo di Scelta civica Giannini probabilmente alludeva a se stessa spiegando che il suo partito vuole «partecipare in prima linea» al nuovo governo (punta all’Istruzione). Vendola ha detto di condividere «solo i titoli» del programma di Renzi, «ma il problema è lo svolgimento»: Sel è «indisponibile» perché «le larghe intese sono un problema per il paese».
Un’anticipazione del programma di Renzi è arrivata dal segretario della Lega Salvini, che ha parlato con orrore dello «ius soli», per quanto assai «temperato». Alfano non ha messo le leggi sui diritti civili nella lista dei veti, altro segnale. E poi c’è sempre la legge elettorale, cioè la richiesta del Ncd di abbassare la soglia di sbarramento per le coalizioni, dal 12% al 10%. Berlusconi oggi richiamerà il segretario Pd alla fedeltà del patto sottoscritto, per Fi l’Italicum deve continuare ad essere «selettivo», cioè obbligare Alfano a tornare in coalizione dal Cavaliere. La discussione sul programma consente di dare un tocco di nobiltà alla trattativa vera sui ministri, dove il segretario Pd è più in difficoltà. È per questo. malgrado voglia «correre, correre» che deve rinviare alla prossima settimana il voto di fiducia in senato. Al Quirinale per il giuramento potrebbe salire sabato o domenica.