Ap (l’ex Ncd) di Angelino Alfano punta i piedi sui voucher: «Senza emendamenti per spostare l’ultima data di acquisto dei voucher dal 17 marzo al 15 maggio, non voteremo il decreto», ha spiegato, aggiungendo che tra le condizioni per l’ok alla conversione in legge (nel passaggio al Senato, dove i voti di Ap pesano) c’è anche la messa a punto di strumenti sostitutivi, «dai mini-jobs alla tedesca ai voucher alla francese». «Altrimenti Camusso si cerchi i voti in Parlamento», minaccia il partito centrista.

A far pesare dall’altro lato i propri voti è invece Mdp, contrario alle modifiche. «Il decreto legge che cancella i voucher deve rimanere cosi come è», ha ribadito la segretaria della Cgil Susanna Camusso, che nei giorni scorsi aveva affermato che eventuali cambiamenti al provvedimento riaprirebbero il tema del referendum.