Si apre a Firenze presso Villa Ruspoli, piazza Indipendenza, 9 il 19 novembre l’VIII Congresso nazionale di Medicina Democratica, Movimento di lotta per la salute. Proseguirà fino al 21 come da programma. (www.medicinademocratica.org).

Il contesto, dopo la strage di Parigi, non è dei migliori per parlare della celebrazione di un congresso che si pone come un avvenimento “normale”. MD, dagli inizi ha elaborato il metodo della “ricostruzione del ciclo produttivo” per capire come l’organizzazione del lavoro poteva fare male ai lavoratori e, indirettamente , anche alla popolazione vicina, risalendo dagli effetti alle cause delle malattie professionali, degli infortuni, e delle morti sul lavoro .Il suo principale fondatore, il prof. Giulio Maccacaro, ha introdotto l’epidemiologia in Italia, disciplina scientifica che studia la frequenza delle malattie, oltre che a constatare il danno, a riconoscere il rischio e a promuovere un’azione – anche di lotta – per la sua eliminazione. Se noi ricostruissimo il ciclo produttivo dell’attentato in Francia, con pochi semplici passaggi a partire dalle armi che sono servite, arriveremmo a chi le vende, a chi le compra e a chi le produce. Capiremmo che le armi sono il più grande affare nel mondo e la maggior fonte di profitto. Alla fine per chi ci guadagna dovremmo dire con senso cinico: se non ci fosse l’ISIS dovremmo inventarlo!

Torniamo a MD, movimento di lotta per la salute nato agli inizi degli anni 70, che ha celebrato il suo primo Congresso a Bologna nel 1976. Non è stata e non è una organizzazione di medici, ma “anche” di medici e di ricercatori, soprattutto di chiunque sia interessato all’affermazione del diritto alla salute,costituzionalmente garantito. In effetti il primo congresso nazionale, è stato proposto principalmente, ma non solo, da un gruppo di consigli di fabbrica i quali, erano, allora, fortemente impegnati nella lotta contro la nocività ambientale.

Il dato salute e sicurezza sul lavoro è rimasto costante negli anni per MD. L’impegno dura anche oggi e si è ampliato verso la richiesta di giustizia per chi è stato colpito da infortunio e da malattie professionali. Per ciò stesso MD ha aperto alcuni Sportelli Salute e si è costituita parte civile in non pochi processi contro i responsabili di aziende dove si sono contati centinaia di morti e malati per non avere rispettato le minime norme stabilite dalle leggi a partire da quelle del 1955 (DPR 547) e 1956 (DPR 303), e a seguire dall’articolo 9 della legge 300 del 1970 (Statuto dei Lavoratori) e ai più recenti e più complessi decreti legislativiattualmente in vigore (n. 81/2008).

Le leggi non bastano se non accompagnati da una coscienza critica e da lotte permanenti da parte dei soggetti direttamente interessati. Il compito svolto da MD tanto ieri quanto oggi è quello di informare e di formare, di ricordare il vecchio principio della “non delega”, contro la pratica della monetizzazioneeper superare la falsa contraddizione fra salute e occupazione.

Ma il discorso di Md e quello dell’attuale congresso è più ampio, perché spazia nel campo dell’inquinamento ambientale: cerca di fare un’operazione di giustizia e verità di fronte ai luoghi piccoli e grandi dove, sempre per sete di profitto, sono stati deturpati immensi territori, lasciando poi il compito, sempre che vi siano le risorse, al Pubblico di risanarli: così’ la Caffaro di Brescia, così’ “la Terra dei Fuochi”, per non parlare delle 32 milioni di tonnellate di amianto sparsi per il territorio nazionale con il suo carico (dall’estrazione alla produzione) di 4.000 morti annui.

E non solo: vi è lo scandalo dei tagli alla sanità, decisi e praticati specialmente dal governo Renzi che vanno a colpire soprattutto i più poveri, anzi che provocano un aumento dei livelli di povertà, considerando che una famiglia su due ha almeno un membro che rinuncia alle cure per mancanza di denaro, che in media ogni cittadino paga in nero 500 euro l’anno, per prestazioni sanitarie extra servizio pubblico; che sempre secondo dati CENSIS, il livello di corruzione in sanità assomma a 5 o 6 miliardi di euro annui. Si consideri anche che non solo vi è la contraddizione salute-lavoro, ma anche – è stata inventata – quella fra diritti e risorse, avendo inserito in una norma costituzionale il pareggio di bilancio contro il principio fondamentale stabilito dall’articolo 32 della nostra Costituzione. In ossequio ai tagli sanitari e sociali le cosiddette categorie più deboli: anziani malati cronici, disabili gravi, malati mentali, tossicodipendenti, avranno i servizi che loro spettano (stabiliti da leggi precise), solo in funzione delle risorse disponibili.

Di fronte a tutto questo disastro il congresso di Medicina democratica entrerà nel merito di come agire, verificherà se esistono le condizioni per lanciare un appello a tutte le associazioni, i movimenti, i sindacati che operano nel campo della sanità, della salubrità ambientale,della salubrità dell’agricoltura e dell’ alimentazione, dell’emarginazione sociale, della salute e sicurezza sul lavoro, di trovare una forma di relazione permanente, di costituire una Rete per respingere le più deleterie azioni dell’oligarchia dominante e per l’affermazione senza se e senza ma del diritto alla salute, costituzionalmente garantito.

* Medicina democratica nazionale