L’apertura è sull’allarme maltempo, sia alle 13 che alle 20.30. Ma la notizia del giorno, per il Tg2 del «sovranista» Gennaro Sangiuliano, è evidentemente un’altra: l’abbattimento di una delle torri di Zingonia, i palazzoni della Bassa bergasmasca da anni nel degrado. Ovvio: a bordo della macchina impegnata nella demolizione dell’edificio c’è Mister ruspa in persona. Alle 13 Matteo Salvini irrompe sullo schermo come un’apparizione, col caschetto e il gilet giallo. Alle 20.30 lo si vede anche comiziare in varie piazze elettorali. Ma niente polemiche: la par condicio è rispettata, c’è spazio per tutti i partiti. E certamente anche per Luigi Di Maio che chiede un clima più sereno perché c’è «troppa tensione», tra «stiscioni rimossi» e «persone segnalate». Ma per capire di che diamine stia parlando il leader dei 5S, il telespettatore deve essere arrivato già preparato. Nel servizio dedicato al leghista regna infatti la pace. Per lo striscione anti-Salvini rimosso a Brembate o per Forza Nuova che vorrebbe impedire a Mimmo Lucano di parlare all’univesità la Sapienza nel tg «sovranista» non c’è posto.