Quattro le persone arrestate ieri dalla polizia al Cairo in un raid contro l’agenzia turca Anadolu. Tra di loro, tutti impiegati amministrativi, c’è un cittadino turco. Non si sa dove siano stati portati e con quali accuse: «Non hanno dato spiegazioni», dice a Middle East Eye il vice direttore Metin Mutanoglu.

Immediata la reazione della Turchia che ha convocato il rappresentante egiziano ad Ankara: «È un atto di intimidazione contro la stampa turca», scrive in una nota il ministero degli Esteri.

Dal 2013 i rapporti tra Ankara e Il Cairo sono gelidi: il presidente egiziano al-Sisi ha lanciato una campagna di repressione contro i Fratelli musulmani, di cui l’Akp di Erdogan è espressione. Rapporti poi peggiorati dalla crisi libica, con la Turchia al fianco di Tripoli e l’Egitto super sponsor di Bengasi.