Si era detto fin dall’inizio di questa edizione che l’Italia non era in alcun modo nelle condizioni di competere con le altre squadre: il Six Nations 2021 non poteva essere altro che un “Cinque Nazioni più Una”, causa manifesta inferiorità. I giovani azzurri sui quali la federazione intende costruire la nazionale del prossimo futuro dovevano dunque giocare, fare esperienza, accumulare minutaggio, confrontarsi con difficoltà per loro non usuali. Con la Francia, nel match di esordio all’Olimpico, era finita 50-10 (sette mete a una). Con l’Inghilterra al Twickenham il punteggio era stato 41-18, sei mete al passivo e due all’attivo, con qualche segnale di miglioramento. Oggi, contro l’Irlanda. Il match si è chiuso sul 48-10: ancora sei mete incassate contro una, e molti, troppi segnali involutivi. Una brutta partita. Ma soprattutto dei numeri che riassumono una verità incontestabile. L’Italia ha incassato una media di 46 punti per match segnandone soltanto 12, con almeno sei mete subite.

OGGI, CONTRO un avversario che finora era sempre uscito sconfitto (Galles e Francia) non c’è stata partita. L’Irlanda ha dominato in lungo e in largo, imponendo la forza fisica e l’aggressività dei suoi avanti, una tecnica superiore, un piano di gioco vincente. Gli uomini in verde hanno fatto ciò che gli riesce meglio: prendi la palla, punta i difensori avversari, vai all’impatto, supera la linea del vantaggio, riprendi la palla e ripeti lo schema, fase dopo fase. Una meticolosa azione di demolizione della difesa azzurra che ha da subito sofferto il confronto fisico e il ritmo imposto dalla regia di Johnny Sexton. Tre mete nel primo tempo (Ringrose al 10’, Keenan al 30’, Connors al 35’), altre tre mete nella seconda parte del match (Stander al 42’, Connors al 65’, Earls all’80’). Più altre due mete annullate dall’arbitro. In mezzo la meta azzurra segnata da Meyer (40’) e tanti errori e troppi falli commessi dai nostri giocatori che sono costati due cartellini gialli (Zilocchi e Bigi).

TRA QUINDICI GIORNI l’Italia ospita il Galles che guida la classifica a punteggio pieno. Oggi i dragoni hanno battuto l’Inghilterra a Cardiff in quella che è stata la più bella partita tra quelle finora disputate in questa edizione. 40-24 il punteggio finale che porta in dono ai gallesi anche la Triple Crown, il trofeo che viene assegnato alla squadra delle isole britanniche che batte le altre tre. L’Inghilterra, alla sua seconda sconfitta dopo quella rimediata in casa contro la Scozia, deve rinunciare a ogni sogno di gloria.

Francia-Scozia, che avrebbe dovuto disputarsi domani allo Stade de France è stata rinviata a data da destinarsi dopo che il raduno della squadra transalpina si è trasformato in un cluster di Covid 19. Un problema in più per un torneo che già dalla scorsa edizione ha dovuto fare i conti con la pandemia. Ma intanto stasera a Cardiff si festeggia.